|  | Cristo |  | 
    
      | B 39 | Cristo e Mosè ( Capo ) | Rif. | 
    
      | Mosè prepara il compito di Cristo non solo come servo di Dio. | 
    
      | Tutte le sue azioni e tutti i suoi gesti durante la permanenza nel deserto tendono a costituire un popolo fedele, attraverso la sofferenza e i miracoli che Dio opera. | 
    
      | Ma Mosè fallirà e il popolo morrà nel deserto. | 
    
      | La Tradizione cristiana si compiace di mostrare come Cristo ha ripreso le azioni e i gesti di Mosè, per costituire, questa volta, l'economia definitiva. | 
    
      | Testi | Rilievi | Rif. | 
    
      |  | La roccia di Sin e la sorgente di Mara. | 
    
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      |  | Isaia annuncia che un nuovo Mosè darà nuovamente acqua al popolo futuro. | 
    
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      |  | Cristo realizza questo, proclamandosi non solo il nuovo Mosè che batte la roccia, ma la roccia stessa d'acqua viva |  | 
    
      | ( in Gv 7, fa allusione alla roccia del tempio, ma il giudaismo vi vedeva la stessa roccia di Mara che si era spostata col popolo - cfr. 1 Cor ) | 
    
      | Ebrei infine mostra come in questo miracolo del deserto Cristo è superiore a Mosè. | 
    
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      |  | Il miracolo della manna. | 
    
      | Deuteronomio la spiritualizza già: questa manna significa la parola di Dio. | 
    
      | Sapienza riprende per proprio conto questa spiritualizzazione. | 
    
      | Cristo opera il miracolo della vera manna proclamandosi non solo il nuovo Mosè che dà la manna, ma la stessa nuova manna, nella misura in cui egli è la parola di Dio e la sua volontà fatta carne. |  | 
    
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      |  | Mosè esercita la sua mediazione tenendo le braccia in croce, figura della futura mediazione di Cristo. |  | 
    
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      |  | Mosè è favorito dall'amicizia di Dio; egli solo entra nella zona sacra. | 
    
      | Dietro Cristo, invece, tutto il popolo può penetrare nella zona sacra e partecipare alla teofania. | 
    
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      |  | Mosè sigilla l'Alleanza nel sangue. | 
    
      | Cristo sigilla la nuova Alleanza nel proprio sangue, riprendendo le parola dell'antico Mosè. | 
    
      | Ma prima, tra Mosè e Cristo si sarà interposto il Servo sofferente, per ricordare che solo il sangue versato personalmente può rinnovare l'Alleanza. | 
    
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      |  | Tentazione del vitello d'oro. | 
    
      | Il popolo non può resistervi ed è salvato solo per l'intercessione di Mosè che si offre, come Cristo, quale "riscatto". |  | 
    
      | Cristo resiste a questa tentazione ( Mt ): e poiché egli per primo ne ha trionfato, il popolo cristiano può, a sua volta, trionfare sulla tentazione di idolatria (1 Cor). |  | 
    
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      |  | Mosè non ha potuto vedere se non l'ombra della gloria di Dio: questa gloria è diventata Cristo e ogni cristiano può vederla meglio di Mosè. | 
    
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      |  | Mosè portò al popolo tavole di pietra; Cristo scrive su tavole di carne, trasformando i nostri cuori. | 
    
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      |  | Mosè ridiscese velato dalla montagna; Cristo rivela Dio senza veli e ci dà accesso al Padre, di cui noi possiamo riflettere l'immagine. | 
    
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      |  | Il serpente di bronzo. | 
    
      | Questo serpente dovette essere una specie di idolo o di rappresentazione imperfetta di Dio. | 
    
      | Trovava posto nel tempio (2 Re). | 
    
      | Sapienza vi contempla soprattutto il destino diverso riservato agli Ebrei e ai pagani. | 
    
      | Cristo vi dà il suo pieno significato paragonandosi al serpente. |  | 
    
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      |  | Mosè, come Cristo, scompare davanti all'opera che deve compiere. | 
    
      | Tuttavia solo Cristo arriverà ad entrare in una Terra promessa (il cielo) che Mosè ha potuto solo intravedere. | 
    
      | Questo perché Mosè era solo un servo in una famiglia di cui Cristo è il Figlio. | 
    
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      |  | La montagna da cui Mosè vide la Terra promessa è quella su cui sale Cristo per vedere il mondo intero. |  | 
    
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      |  | Come Mosè, Gesù digiuna "quaranta giorni e quaranta notti" per preparare la sua missione. |