Le realtà umane

F 55

Figura

Rif.

La natura e le leggi del linguaggio in generale, il ricorso necessario o legittimo all'analogia e agli antropomorfismi per parlare di Dio e delle realtà divine,
A 21
spiegano già abbastanza il posto delle figure nella Bibbia.
Vi sono però, in questo uso, principi più propriamente biblici: l'unità della storia della salvezza, il profetismo, il fatto che Cristo è il compimento delle promesse e delle Scritture.

Testi

Rilievi

Rif.

  La liturgia ebraica commemorava fedelmente ciò che Dio aveva fatto per il popolo:
Gen 2,2
Es 31,13-17
- ogni settimana, il sabato ricordava il riposo del Creatore;
Es 12,26
- la festa di Pasqua ricordava la liberazione dall'Egitto e nello stesso tempo esprimeva la speranza nel Messia atteso;
Lv 23,42
- la festa dei Tabernacoli celebrava il soggiorno nel deserto:

Is 11,11
Is 12,6
Is 43,16-21
Ger 23,7-8
Ger 31,31-33
1 Cor 10,6
In generale, gli autori sacri, e principalmente i profeti, tendono a spiegare gli avvenimenti passati come figure di avvenimenti futuri.

Gal 4,4
Ef 1,10
Inoltre, per gli autori del N. T., Cristo è il punto di conclusione e di tensione di tutta la storia della salvezza; con lui, i tempi sono compiuti:
  Egli è:
Rm 5,14
- il nuovo Adamo,
B 35
Gv 6,32
Gv 1,17
- il nuovo Mosè,
B 38-40
Eb 4,8-12
Eb 11,30
- il nuovo Giosuè,
B 42
At 2,25
- il nuovo Davide,
B 43-46
Mt 2,11
Mt 6,28
- il nuovo Salomone,
B 47
Gal 4,24
- il nuovo Isacco,
Lc 4,23-30
- il nuovo Elia,
B 48-49
Mt 26,61
Mt 27,40
Mc 14,58
- il nuovo tempio,
B 54
Gv 19,36
- il vero Agnello pasquale,
B 51
Mt 26,26
2 Cor 3,6-14
Gal 4,26
Eb 7,22
Eb 8,8
Eb 9,15
Eb 10,29
Eb 13,20
- l'Alleanza che suggella e realizza, sorpassandola, quella dei tempi antichi, poiché è il nuovo Israele, e la Cena è in relazione col Sinai.  

Gal 4,22-25
Le due Alleanze sono state prefigurate dai figli di Abramo.

Gv 3,14
Mt 12,39
La morte di Cristo in croce è prefigurata dal serpente di bronzo; la sua sepoltura e la sua risurrezione dal soggiorno di Giona nel ventre del mostro marino.

1 Cor 10,6-13
Anche le realtà cristiane sono state prefigurate, in particolare dagli avvenimenti dell'esodo:
At 7,38
Gal 6,16
- la Chiesa è la vera assemblea del popolo di Dio, il vero Israele;
Mt 19,28
- i dodici apostoli fanno pensare alle dodici tribù;
Rm 9,7-8
Rm 4,23-24
Gal 3,7
1 Pt 2,9
- i cristiani sono i veri figli di Abramo, per la loro fede costituiscono il popolo santo.

Rm 9
I rapporti tra popolo ebreo e Chiesa si capiscono pensando a Esaù e Ismaele da una parte, Giacobbe e Isacco dall'altra.

1 Cor 10,1-8
1 Pt 3,21
Gv 6,48-59
Ef 5,31-33
Col 2,16ss
Il battesimo è l'arca che salva dal diluvio.
L'Eucaristia è la vera manna; il matrimonio cristiano è figura dell'unione di Cristo e della Chiesa; le osservanze ascetiche e le feste ebraiche prefigurano le realtà cristiane.

Eb 11,10
Eb 12,22
Eb 13,14
Ap 3,12
Ap 11,2
Ap 20,9
Ap 21
La Gerusalemme terrena era figura della Chiesa; questa, a sua volta, è figura della Gerusalemme celeste.

  L'avvenimento escatologico sarà:
Is 65,17
- una nuova creazione,
Ger 31,31-34
- una nuova alleanza,
Is 43,16-21
- un nuovo esodo,
Is 49,9-23
- un nuovo ingresso nella Terra promessa,
Os 2,20-24
Is 11,6-9
Is 51,3
- un nuovo paradiso.
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