| 1 Maccabei |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
La battaglia di Emmaus |
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| 1 Gorgia prese allora cinquemila uomini e mille cavalli scelti e si levò il campo di notte |
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| 2 per sorprendere il campo dei Giudei e annientarli all'improvviso; gli uomini dell'Acra gli facevano da guida. |
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| 3 Ma Giuda lo venne a sapere e mosse anche lui con i suoi valorosi per assalire le forze del re che sostavano in Emmaus, | |||
| 4 mentre i soldati erano ancora dispersi fuori del campo. | |||
| 5 Gorgia giunse al campo di Giuda di notte e non vi trovò nessuno; li andava cercando sui monti dicendo: « Costoro ci sfuggono ». | |||
| 6 Fattosi giorno, Giuda apparve nella pianura con tremila uomini; non avevano però né corazze né spade come avrebbero voluto. | |||
| 7 Videro l'accampamento dei pagani difeso e fortificato e la cavalleria disposta intorno e tutti esperti nella guerra. | |||
| 8 Ma Giuda disse ai suoi uomini: « Non temete il loro numero, né abbiate paura dei loro assalti; | |||
| 9 ricordate come i nostri padri furono salvati nel Mare Rosso, quando il faraone li inseguiva con l'esercito. | |||
| 10 Alziamo la nostra voce al Cielo, perché ci usi benevolenza e si ricordi dell'alleanza con i nostri padri e voglia sconfiggere questo schieramento davanti a noi oggi; |
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| 11 si accorgeranno tutti i popoli che c'è uno che riscatta e salva Israele ». | |||
| 12 Gli stranieri alzarono gli occhi e videro che quelli venivano loro incontro; | |||
| 13 così uscirono dagli accampamenti per dar battaglia. Gli uomini di Giuda diedero fiato alle trombe |
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| 14 e attaccarono. I pagani furono sconfitti e fuggirono verso la pianura, |
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| 15 ma quelli che erano più indietro caddero tutti uccisi di spada. Li inseguirono fino a Ghezer e fino alle pianure dell'Idumea e di Asdod e di Iamnia; ne furono uccisi circa tremila. |
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| 16 Quando Giuda e i suoi armati tornarono dal loro inseguimento, | |||
| 17 egli disse alla sua gente: « Non siate avidi delle spoglie, perché ci attende ancora la battaglia. Gorgia e il suo esercito è sul monte vicino a noi; |
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| 18 ora voi state pronti ad opporvi ai nemici e a combatterli; in seguito farete tranquillamente bottino ». | |||
| 19 Aveva appena finito di parlare, quando apparve un reparto che spiava dal monte. | |||
| 20 Avevano visto infatti che i loro erano stati sconfitti e gli altri incendiavano il campo: il fumo che si scorgeva segnalava l'accaduto. | |||
| 21 Ed essi a quello spettacolo si sgomentarono grandemente; vedendo inoltre giù nella pianura lo schieramento di Giuda pronto all'attacco, | |||
| 22 fuggirono tutti nel territorio dei Filistei. | |||
| 23 Allora Giuda ritornò a depredare il campo e raccolsero oro e argento in quantità e stoffe tinte di porpora viola e porpora marina e grandi ricchezze. | |||
| 24 Di ritorno cantavano e innalzavano benedizioni al Cielo « perché egli è buono e la sua grazia dura sempre ». |
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| 25 Fu quello un giorno di grande liberazione in Israele. | |||
| 26 Quanti degli stranieri erano scampati, presentandosi a Lisia, gli narrarono tutto quello che era accaduto. | |||
| 27 Egli sentendo ciò, fu preso da turbamento e scoraggiamento, perché le cose in Israele non erano andate come egli voleva e l'esito non era stato secondo gli ordini del re. | |||
Prima campagna di Lisia |
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| 28 Perciò l'anno dopo mise insieme sessantamila uomini scelti e cinquemila cavalli per combattere contro di loro. |
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| 29 Vennero nell'Idumea e si accamparono in Bet-Zur. Giuda mosse contro di essi con diecimila uomini. | |||
| 30 Quando vide l'imponente accampamento, innalzò questa preghiera: « Benedetto sei tu, o salvatore d'Israele, tu che hai fiaccato l'impeto del potere per mezzo del tuo servo Davide e hai fatto cadere l'esercito degli stranieri nelle mani di Giònata, figlio di Saul e del suo scudiero; |
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| 31 fa' cadere ancora nello stesso modo questo esercito nelle mani di Israele tuo popolo e fa' ricadere l'obbrobrio sul loro esercito e sulla loro cavalleria; |
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| 32 infondi in loro timore e spezza l'audacia della loro forza, siano travolti nella loro rovina. | |||
| 33 Abbattili con la spada dei tuoi devoti; ti lodino con canti tutti coloro che riconoscono il tuo nome ». | |||
| 34 Poi sferrarono l'attacco da una parte e dall'altra e caddero davanti ai Giudei circa cinquemila uomini del campo di Lisia. | |||
| 35 Vedendo Lisia lo scompiglio delle sue file, mentre alle schiere di Giuda cresceva il coraggio ed erano pronti a vivere o a morire gloriosamente, se ne tornò in Antiochia dove assoldò mercenari in maggior numero per venire di nuovo in Giudea. | |||
Purificazione e dedicazione del tempio |
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| 36 Giuda intanto e i suoi fratelli dissero: « Ecco sono stati sconfitti i nostri nemici: andiamo a purificare il santuario e a riconsacrarlo ». |
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| 37 Così si radunò tutto l'esercito e salirono al monte Sion. | |||
| 38 Trovarono il santuario desolato, l'altare profanato, le porte arse e cresciuta le erbe nei cortili come in un luogo selvatico o montuoso, e gli appartamenti sacri in rovina. |
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| 39 Allora si stracciarono le vesti, fecero grande pianto, si cosparsero di cenere, | |||
| 40 si prostrarono con la faccia a terra, fecero dare i segnali con le trombe e alzarono grida al Cielo. |
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| 41 Giuda ordinò ai suoi uomini di tenere impegnati quelli dell'Acra, finché non avesse purificato il santuario. | |||
| 42 Poi scelse sacerdoti incensurati, osservanti della legge, | |||
| 43 i quali purificarono il santuario e portarono le pietre profanate in luogo immondo. | |||
| 44 Tennero consiglio per decidere che cosa fare circa l'altare degli olocausti, che era stato profanato. |
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| 45 Vennero nella felice determinazione di demolirlo, perché non fosse loro di vergogna, essendo stato profanato dai pagani. Demolirono dunque l'altare | |||
| 46 e riposero le pietre sul monte del tempio in luogo conveniente finché fosse comparso un profeta a decidere di essa. | |||
| 47 Poi presero pietre grezze secondo la legge ed edificarono un altare nuovo come quello di prima; |
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| 48 restaurarono il santuario e consacrarono l'interno del tempio e i cortili; | |||
| 49 rifecero gli arredi sacri e collocarono il candelabro e l'altare degli incensi e la tavola nel tempio. |
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| 50 Poi bruciarono incenso sull'altare e accesero sul candelabro le lampade che splendettero nel tempio. |
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| 51 Posero ancora i pani sulla tavola e stesero le cortine. Così portarono a termine le opere intraprese. | |||
| 52 Si radunarono il mattino del venticinque del nono mese, cioè il mese di Casleu, nell'anno centoquarantotto, | |||
| 53 e offrirono il sacrificio secondo la legge sull'altare degli olocausti che avevano rinnovato. | |||
| 54 Nella stessa stagione e nello stesso giorno in cui l'avevano profanato i pagani, fu riconsacrato fra canti e suoni di cetre e arpe e cembali. | |||
| 55 Tutto il popolo si prostrò con la faccia a terra e adorarono e benedissero il Cielo che era stato loro propizio. | |||
| 56 Celebrarono la dedicazione dell'altare per otto giorni e offrirono olocausti con gioia e sacrificarono vittime di ringraziamento e di lode. | |||
| 57 Poi ornarono la facciata del tempio con corone d'oro e piccoli scudi. Rifecero i portoni e le camere e vi misero le porte. |
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| 58 Vi fu gioia molto grande in mezzo al popolo, perché era stata cancellata la vergogna dei pagani. | |||
| 59 Poi Giuda e i suoi fratelli e tutta l'assemblea d'Israele stabilirono che si celebrassero i giorni della dedicazione dell'altare nella loro ricorrenza, ogni anno, per otto giorni, cominciando dal venticinque del mese di Casleu, con gioia e letizia. | |||
| 60 Edificarono in quel tempo intorno al monte Sion mura alte e torri solide, perché i pagani non tornassero a calpestarlo come avevano fatto la prima volta. | |||
| 61 Vi stabilì un contingente per presidiarlo e fortificò il presidio di Bet-Zur perché il popolo avesse una difesa contro l'Idumea. | |||
| Indice |
| 4,8 | ai suoi uomini ( cf. 1 Mac 3,22+ ): l'esortazione prima del combattimento, prescritta da Dt 20,2, pare fosse di regola nell'antichità ( cf. anche 2 Mac 8,16-20 ). |
| 4,15 | Ghezer: al confine con la Filistea, a 35 chilometri da Gerusalemme; ( cf.
Gs 10,33 ): verrà attaccata da Giuda (
2 Mac 10,32 ), ma sarà presa solo da Simone che ne farà una residenza per il figlio, Giovanni Ircano (
1 Mac 13,43s;
1 Mac 14,7.34; 1 Mac 16,1.21 ). Idumea: regione a sud della Giudea; Azoto e Iàmnia: città sulla costa della Filistea. |
| 4,23 | La porpora marina, di un rosso cupo, è quella di Tiro. Coincide con la « porpora scarlatta » di Es 25-29. |
| 4,24 | perché è buono, perché il suo amore è per sempre: ritornello frequente nei Salmi ( ad es., Sal 106,1; Sal 107,1; Sal 118,1; Sal 136,1 ). È professione di fede nella bontà e fedeltà di Dio. la sua grazia dura sempre: alla lettera « la sua misericordia è eterna ». Probabilmente cantavano il Sal 118 ( cf. 2 Cr 20,21 ). |
| 4,26 | Cf. 1 Mac 3,37 e
2 Mac 11,21. Siamo all'inizio del 164 a.C. |
| 4,29 | Bet-Sur: antica città delle montagne della Giudea, il cui nome significa "Casa delle rocce". l'esercito aveva aggirato la Giudea passando attraverso zone pianeggianti. La cittadella seleucida di Bet-Zur ( cf. 1 Mac 6,7 ), limite sud della Giudea, è a 28 km da Gerusalemme, sulla via per Ebron. |
| 4,30 | Vedi 1 Sam 17,4-51; 1 Sam 14,1-15. |
| 4,35 | se ne tornò in Antiochia: l'autore sembra ignorare le trattative che fanno seguito a questo urto decisivo tra Giuda e il poderoso esercito di Lisia ( 2 Mac 11,13s ). |
| 4,36-61 | La purificazione del tempio Centro della vita religiosa, quadro indispensabile per l'osservanza integrale della legge, il tempio è una delle preoccupazioni centrali dei ribelli ( cf. 1 Mac 2,7; 1 Mac 3,43; 2 Mac 13,11 ). Saccheggiato e profanato dai gentili ( 1 Mac 1,21s.54 ), viene purificato e nuovamente consacrato all'indomani delle prime vittorie. La morte di Antioco Epifane, che il nostro autore colloca a torto dopo le spedizioni contro i popoli vicini ( c 5 ), non fu forse senza connessione con questo avvenimento. - L'idea della santità del tempio sarà messa particolarmente in rilievo nel secondo libro ( 2 Mac 3,12+; 2 Mac 5,15; 2 Mac 13,11; 2 Mac 15,18.37+ ). |
| 4,43 | pietre profanate: forse le pietre di cui si erano serviti i pagani per costruire l'abominio di devastazione. La parola greca traduce probabilmente l'ebraico shiqquç, spesso usato per indicare gli idoli ( gli « orrori » cf. Dt 29,16; Ger 4,1; Ger 7,30; ecc.; Ez 5,11; Ez 7,20; Ez 11,18, ecc. ) e qui applicato all'altare idolatrico ( cf. 1 Mac 1,54 ). luogo immondo: una zona adibita a cimitero, o forse il luogo dove venivano bruciati i rifiuti. |
| 4,46 | un profeta: il libro ritorna più volte su questa interruzione della profezia ( 1 Mac 9,27; 1 Mac 14,41; cf. anche Sal 74,9; Sal 77,9; Lam 2,9; Ez 7,26 ). |
| 4,52 | anno centoquarantotto: dicembre del 164, terzo anniversario del primo sacrificio offerto a Zeus ( cf.
1 Mac 1,59 ). La data della dedicazione del tempio coincide con quella dei primi sacrificio idolatrici ( 1 Mac 1,54.59 ). L'anno corrisponde al 164/163. Qui la festa avviene poco prima della morte di Antioco Epìfane; in 2 Mac dopo la sua morte ( 1 Mac 6,1-17; 2 Mac 9,28; 2 Mac 10,1-3 ). La festa della Dedicazione, una delle più recenti del calendario ebraico, fa da sfondo al brano di Gv 10,22-39. |
| 4,59 | Questa festa della dedicazione, in ebraico Hanukka, è una delle più recenti del calendario di Israele ( cf.
Es 23,14+ ). In essa si cantava l'Hallel ( Sal 113-118), e si portavano rami verdi e palme. Le analogie con la festa delle capanne vengono sottolineate da 2 Mac 1,9+; 2 Mac 10,6. Inoltre il tempio di Salomone era stato inaugurato proprio nella festa delle capanne ( 1 Re 8,2.62-66 ). Si accendevano anche fiaccole, che faranno dare in seguito alla stessa festa anche l'altro appellativo di « festa delle luci ». Queste fiaccole, simbolo della legge, poste all'ingresso di ogni casa, assicurarono la permanenza e la popolarità della festa anche dopo la distruzione del tempio. Essa riveste grande importanza in 2 Mac ( cf. le due lettere iniziali e 2 Mac 10,1-8 ). Viene nominata anche in Gv 10,22. |
| 4,61 | Bet-Zur: il gr. aggiunge « per proteggerla »; dittografia. |