Lo Spirito Santo nella Morale

E 71

Rinuncia

Rif.

Un gran numero di personaggi dell'A. T., destinati a svolgere un compito di prim'ordine nella storia del proprio eletto, hanno praticato una rinuncia che a volte è arrivata fino al martirio.
Essi avevano coscienza di obbedire così alla volontà di Dio e di servirlo meglio che potevano.
Nel N. T., il cristiano che è stato « preso da Cristo e gli ha consacrato il proprio amore, si sforza di rassomigliargli per arrivare con lui e per mezzo di lui alla gloria passando attraverso la rinuncia e la sofferenza. »
In questa visuale, la vita cristiana è una perpetua riproduzione del mistero pasquale.
Col 3,3
In ogni istante noi moriamo con Cristo per vivere utili a lui.

Testi

Rilievi

Rif.

Gen 12,1
Gen 22,2
Es 2,5-10.15
Per ordine di Dio, Abramo lascia la terra natale ed è pronto a sacrificargli il proprio figlio.
Mosè rinuncia a tutti i vantaggi acquisiti dalla sua educazione alla corte del faraone.

Es 32,25-29
Dt 33,9
Il levita l'ha rotta con i suoi per vendicare l'onore di Jahvè.

1 Sam 24,4-8
1 Sam 26,9
Davide rifiuta di vendicarsi di Saul perché è l'unto di Jahvè.

2 Sam 8,11
2 Sam 15,25-26
2 Sam 16,12
2 Sam 24,17
A parecchie riprese dà prova di pietà, di umiltà, di abbandono nelle mani di Jahvè.

Ger 1,6
Ger 20,2.10
Ger 37,15-16
Geremia, un timido, sopportò le più grandi sofferenze per obbedire a Jahvè.

Eb 11,35b-38
Mt 23,35
Riassunto di tutte le sofferenze sopportate dai giusti e specialmente dai Maccabei per sfuggire alla ellenizzazione di Israele.
Il supplizio della sega secondo il Talmud, sarebbe stato inflitto a Isaia.

Rut 1,16
1 Re 19,20-21
La rinuncia può avere una causa umana ma denota una natura generosa.

Mt 26,39
Lc 24,26
Fil 2,6-11
Eb 5,8
Eb 12,2
2 Tm 2,25
1 Tm 2,4
Tt 1,1
Mc 1,4.15
At 3,19s
È un fatto che Cristo si è umiliato, che è arrivato alla gloria attraverso alla sofferenza.
Appena ha la conoscenza effettiva della verità, l'uomo si converte, rinuncia al peccato e attende la salvezza da Cristo.

1 Cor 7,29-31
Fil 3,4-9
Mt 5,3-4
Mt 6,24
Sal 62,11
Gb 21,23-25
1 Cor 9,24-10,5
Lc 16,1-9
Non è proibito godere dei vantaggi di ogni genere che ci procura la civiltà o la nostra condizione sociale, ma il cristiano non deve dimenticare che deve conquistare se stesso in vista del fine altissimo al quale è chiamato.
E 74

Rm 14,7-8
1 Cor 6,19
2 Cor 5,15
2 Cor 8,5
Egli non appartiene più a se stesso, è diventato proprietà di Cristo.

Mt 10,24
Rm 14,18
Gal 1,10
1 Cor 4,2
Ef 6,6
Col 3,24
Col 4,12
Egli si trova di fronte a Cristo come un servo o uno schiavo.

Mt 5,29-30
2 Cor 6,14-18
Per Cristo bisogna essere disposti ad abbandonare tutto ciò che può essere occasione di peccato.
Di qui l'iperbole della mano e dell'occhio.

Mt 10,34-39
Mt 16,24
Lc 2,34
Lc 22,36
Gv 12,25
L'amore di Cristo viene prima degli affetti più legittimi.
Il cristiano dovrà lottare contro l'ostilità universale ( fame, spada ).

Mt 13,44-46
Lc 14,33
Mt 4,20.22
Mt 8,19-20
Mt 19,27-29
Ap 20,4
Ap 3,21
1 Cor 6,2
Mt 5,3
Mt 19,21-26
Mc 10,21-22
Chiunque mira al possesso del Regno e alla perfezione evangelica deve praticare una rinuncia affettiva di cui gli apostoli danno l'esempio e per cui saranno ricompensati.
Il giovane ricco la rifiuta.

Gv 15,2
Rm 6,6
Gal 5,24
1 Pt 1,7
1 Pt 4,6
1 Pt 3,14
1 Pt 4,13
2 Cor 4,17
Col 3,4
Dio promette la sofferenza del cristiano per purificarlo e farlo rassomigliare a Gesù crocifisso.
La sofferenza diventa così un onore e una gioia
E 54
e gli procura una ricchezza eterna di gloria con Cristo.
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