Cristo

B 30

Cristo, Povero di Jahvè

Rif.

A partire dal VII secolo a.C., la parola "povero" perde il suo significato esclusivamente sociale per un senso nuovo, spirituale.
E 51
Il povero è l'uomo che ha una fede incrollabile, con una sfumatura di abbandono, di umiltà, di fiducia assoluta in Dio.
Egli è totalmente aperto a Dio.
In questo ambiente è apparso Gesù di Nazareth.
Egli ha preso su di sé la povertà materiale: la sua giovinezza è stata quella di un modesto carpentiere di villaggio.
Egli ha assunto la povertà profetica, quella che annuncia il Regno messianico: ha "evangelizzato i poveri".
Infine, egli ha dato a tutti, attraverso la sua condotta, l'esempio della povertà spirituale più perfetta.
In questo senso, egli è, dopo Davide,
B 43
il primo povero di Jahvè.

Testi

Rilievi

Rif.

Lc 2,1-20
L'infanzia di Gesù è trascorsa tra poveri in senso materiale e spirituale.
C 82

Lc 2,24
Lv 5,7
Si noti il prezzo del riscatto di Gesù, basato sulla tariffa dei poveri.

Mt 8,18-20
Gli spostamenti di Gesù non gli permettono di avere una dimora fissa.
Si noti l'espressione "Figlio dell'Uomo"
B 2
per indicare il suo abbassamento.

Lc 4,16-20
Lc 6,20-26
Mt 11,2-6
Is 42,1-4
Is 61,1-2
Nei suoi discorsi inaugurali, Gesù definisce la sua missione con le parola di Isaia: portare la Buona Novella ai poveri.
B 14

Mt 11,25-27
Quelli che si sentono piccoli non si fidano delle loro idee personali ma accolgono con gioia la verità.
Tali non sono i farisei.
B 9

Mt 11,28-29
2 Cor 8,9
Gesù si definisce dolce, mite ( in aramaico ha la stessa radice di "povero" ) e umile di cuore - elementi che caratterizzano il povero secondo lo spirito - anzitutto in rapporto al Padre e perché egli può condurre al Padre le anime che si mettono alla sua scuola.

Mt 21,42
At 4,11
Tema della pietra scartata che dà alla povertà di Cristo un carattere messianico.
B 62

Gv 4,34
Gv 5,30-6,38
Fil 2,5-11
L'umiltà di Gesù si manifesta nella sua obbedienza al Padre.

Gv 3,11
Gv 18,37
Egli vuol solo essere l'inviato, il testimone della verità.
B 18

Mt 18,5
Mt 25,31-46
Egli si identifica con i piccoli e i poveri.
Si noti che i "bambini" indicano la categoria più umile: quella che non ha nessun posto nella società.

Gv 10,11-17
Gv 13,1-8
Gv 15,13
Gv 19,34-36
La sua missione è servire, e chiunque vuol restare in comunione con lui deve servire.
B 24

Mt 21,1-8
Zc 9,9
In occasione della sua entrata in Gerusalemme, Gesù si presenta come il re povero, senza gli ornamenti del re Salomone, nella semplicità del re Davide,
B 88
poveramente in groppa a un asino.

Mt 26,15
Es 21,32
Il prezzo di Cristo è valutato a trenta sicli, che sono il prezzo di uno schiavo.

Gv 19,36
Sal 34,21
Gv 13,10
Sal 41,10
Mt 27,34.48
Sal 69,22
A Cristo si applicano volentieri salmi di poveri, perché egli li attua nella sua vita e nella sua povertà.
B 43

Mt 27,35
Gv 19,24
Mt 27,43-46
Si noti specialmente l'illustrazione del Salmo 21 nella passione; la versione latina del Sal 21 accentua ulteriormente l'identificazione.

Fil 2,6-11
2 Cor 8,9
Il quadro dottrinale della povertà di Cristo prelude alla sua esaltazione.

Mt 5,42
2 Cor 8,1-15
La virtù cristiana della povertà consiste nell'imitare Cristo nella sua povertà e nel suo amore per i poveri.
E 51

Eb 2,17-18
Eb 5,8-10
Rm 5,19
La povertà di Cristo diventa il suo stesso sacrificio: essa ha una portata sacrificale.
D 25
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