Dio

A 38

Dio provvidenza

Rif.

Sebbene l'ebraico non abbia una parola che indichi la Provvidenza divina, tuttavia ogni pagina della Bibbia manifesta, si può dire, la volontà di Jahvè di non lasciare nulla fuori dalla sua sovranità, per quanto si accontenti di esercitare il proprio potere attraverso le "cause seconde".
L'intervento di Dio nella storia ci autorizza a parlare di una nozione biblica della Provvidenza, che governa tanto i popoli quanto gli individui.
Ora, Dio governa gli avvenimenti non tanto sconvolgendo le leggi del loro corso, ma dando all'uomo una conoscenza speciale di tali avvenimenti.
Egli lascia sussistere il male che ha la sua radice nella libertà umana, ma interviene a volte in maniera inattesa: maniera che noi, con il nostro modo di parlare, saremmo tentati di chiamare miracolosa,
B 79
ma che si può spiegare benissimo secondo la mentalità ebraica, che fa volentieri a meno delle cause seconde, facendo dipendere ogni avvenimento dalla volontà di Dio
F 2

Testi

Rilievi

Rif.

1 Sam 20,1-26
Es 23,16
Le più antiche feste ebraiche sono appunto in onore di Dio Provvidenza.
Esse celebrano l'adattamento dell'uomo al ritmo degli astri e delle stagioni regolato da Dio: neomenie, anno nuovo, feste dei raccolti.
D 54
D 56

Ger 1,5-10
Is 46,9-12
Sir 42,15-25
Ma la vera teologia della Provvidenza spetta ai profeti e ai sapienti.
I piani di Dio sono prestabiliti e si avverano nella varietà dei tempi costituiti dalla vita dell'uomo.
L'eternità di Dio spiega la sua Provvidenza.
A 8

Sal 23
Sal 78
Sal 105
Sal 106
Dt 7,7-26
Gdc 2,11-15
Gdc 3,7-9
Jahvè dirige gli avvenimenti della storia del popolo eletto in modo tale che essi siano una ricompensa della sua fedeltà o un castigo dell'infedeltà.
È la teoria del Deuteronomio e delle aggiunte deuteronomiche al libro dei Giudici.
Si noti il tema del pastore ( Salmi ) che contrassegna questa idea.
B 15
B 16

Am 1-2
Is 13-23
Ger 46-51
Dn 2
Presso i profeti, la Provvidenza si estende a tutti i popoli.
Questi sono da essa destinati a costituire il Regno universale di Dio.
La successione dei grandi imperi termina con l'inizio del Regno ( Daniele ).

Sal 104,10-32
Gb 10,8,12
Sap 14,1-6
Anche le leggi naturali del mondo sono sottoposte alla Provvidenza di Dio.
F 2

Sal 114
2 Re 19,29-34
Gs 3,1-17
I "prodigi" disseminati nella storia del popolo ( mar Rosso, liberazione dall'assedio di Gerusalemme ) non sono necessariamente interventi diretti della Provvidenza.
Possono benissimo essere avvenimenti naturali, anche fortuiti.
Ma la fede fornisce al popolo un codice che gli permette di decifrare gli avvenimenti e di interpretarli in funzione della propria elezione.

Sal 19
Sal 147
Si esalterà insieme la Provvidenza di Dio sul popolo e la Provvidenza di Dio sul mondo.

Pr 16,9
Pr 19,21
Pr 20,24
Gb 5,17-27
Sal 37,5.23
Sal 139
Mt 6,25-34
Sapienti e salmisti scoprono e cantano una nuova dimensione della Provvidenza di Dio: l'individuo stesso, nel suo destino, non può sfuggire alla guida di Dio.

1 Sam 16,14-23
Es 4,21
1 Re 22,20-33
Am 3,6
Il problema del male
F 3
fa scoprire una nuova dimensione della Provvidenza.
In un primo tempo, dovendo riferire tutto a Dio, anche il male viene concepito come proveniente dalla Provvidenza.

Dt 8,1-6
Gen 50,20
Is 53
Rm 3,25-26
Quando si prende coscienza che Dio non è l'autore del male, si pone in rilievo il modo con cui la Provvidenza utilizza il male per attuare i suoi piani, illuminando l'interpretazione da dare al male stesso.
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