Abacuc

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Capitolo 2

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Secondo oracolo. il giusto vivrà per la sua fedeltà

1 Mi metterò di sentinella, in piedi sulla fortezza, a spiare, per vedere che cosa mi dirà, che cosa risponderà ai miei lamenti.
Nm 23,1-6
2 Il Signore rispose e mi disse: « Scrivi la visione e incidila bene sulle tavolette perché la si legga speditamente.
Is 8,1
Ger 30,2
Ap 1,19
3 È una visione che attesta un termine, parla di una scadenza e non mentisce; se indugia, attendila, perché certo verrà e non tarderà ».
2 Pt 3,4-10
Nm 23,19
4 Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto, mentre il giusto vivrà per la sua fede.
Rm 1,17
Gal 3,11
Eb 10,38

II. Le maledizioni contro l'oppressore

Preludio

5 La ricchezza rende malvagi; il superbo non sussisterà; spalanca come gli inferi le sue fauci e, come la morte, non si sazia, attira a sé tutti i popoli, raduna per sé tutte le genti.
Is 5,14
Pr 27,20
6 Forse che tutti non lo canzoneranno, non faranno motteggi per lui? Diranno:
Is 14,4
Mi 2,4

Le cinque imprecazioni

I

Guai a chi accumula ciò che non è suo, - e fino a quando? - e si carica di pegni!
Ap 8,13+
Is 5,8+
Lc 6,24-26
7 Forse che non sorgeranno a un tratto i tuoi creditori, non si sveglieranno i tuoi esattori e tu diverrai loro preda?
8 Poiché tu hai spogliato molte genti, gli altri popoli spoglieranno te, a causa del sangue umano versato, della violenza fatta alla regione, alla città e ai suoi abitanti.
Is 33,1
Ab 2,17

II

9 Guai a chi è avido di lucro, sventura per la sua casa, per mettere il nido in luogo alto, e sfuggire alla stretta della sventura.
Ger 22,13-17
Ger 49,16
Is 14,13+
Abd 4
10 Hai decretato il disonore alla tua casa; hai soppresso popoli numerosi, hai fatto del male contro te stesso.
Ab 1,17
Is 14,20
11 La pietra infatti griderà dalla parete e dal tavolato risponderà la trave.
Lc 19,40

III

12 Guai a chi costruisce una città sul sangue e fonda un castello sull'iniquità.
Ger 22,13
Mi 3,10
13 Non è forse volere del Signore degli eserciti che i popoli fatichino per il fuoco e le nazioni si stanchino per un nulla?
Ger 51,58
Sir 14,19
14 Poiché, come le acque colmano il mare, così la terra dovrà riempirsi di conoscenza della gloria del Signore.
Is 11,9
Nm 14,21+

IV

15 Guai a chi fa bere i suoi vicini versando veleno per ubriacarli e scoprire le loro nudità.
Gen 9,20-25
16 Ti sei saziato di vergogna, non di gloria. Bevi, e ti colga il capogiro.
Si riverserà su di te il calice della destra del Signore e la vergogna sopra il tuo onore.
Lam 4,21
Is 51,17+
Sal 75,9+
17 poiché lo scempio fatto al Libano ricadrà su di te e il massacro degli animali ti colmerà di spavento, a causa del sangue umano versato, della violenza fatta alla regione, alla città e a tutti i suoi abitanti.
Ab 2,8
18 A che giova un idolo perché l'artista si dia di scolpirlo?
O una statua fusa o un oracolo falso, perché l'artista confidi in essi, scolpendo idoli muti?
Os 3,4
Ez 21,26
Zc 10,2

V

19 Guai a chi dice al legno: « Svegliati », e alla pietra muta: « Alzati ».
Ecco, è ricoperta d'oro e d'argento ma dentro non c'è soffio vitale.
Is 40,20+
20 Il Signore risiede nel sua santo tempio. Taccia, davanti a lui, tutta la terra!
Sof 1,7
Zc 2,17
Ap 8,1
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Abbreviazioni
2,1-4 Risposta definitiva del Signore: Il giusto vivrà per la sua fede
2,1 sulla fortezza: con il TM;
BJ con 1Qp Ab presenta: « sulla mia fortezza ».
- risponderà: jashîb, conget. ( cf. sir. ); il TM legge: 'ashîb, « risponderò ».
- Il profeta veglia sul suo popolo come la sentinella sui bastioni ( cf. Os 9,8+;
Is 21,6-12; Ger 6,17; Ez 3,17; Ez 33,1-9; Sal 5,4 ).
2,3 un termine: da ciò l'ordine di scrivere.
La rivelazione si avvererà « nel tempo fissato » ( cf. Dn 8,19.26; Dn 10,14;
Dn 11,27.35 ) e il documento scritto impegna per questo tempo la parola del Signore ( cf. 2 Pt 3,2 ), dimostrandone a suo tempo la veracità ( cf. Is 8,1.3;
Is 30,8 ).
- parla di una scadenza: alla lettera « e aspira a una scadenza ».
La visione è dotata d'una energia propria,
in quanto esprime una parola di Dio tesa a realizzarsi (cf. Is 55,10-11).
La liturgia di avvento utilizza questo versetto, in base alla traduzione greca che qui diverge, per esprimere l'attesa del Messia.
Vedi anche Eb 10,37.
2,4 Paolo riprende questo versetto per affermare che la salvezza viene dalla fede in Gesù Cristo, e non dalle opere della legge ( Rm 1,17; Gal 3,11; Eb 10,38 ).
soccombe colui ( `ullap zû ) che non ha l'animo retto: conget.;
il TM ha: « è tronfia ( `uppelah ), non è retta, la sua anima in lui »;
volg. traduce: « chi è incredulo, la sua anima non sarà retta in lui »;
i LXX leggono: « se egli diserta, la mia anima non si compiace in lui;
ma il giusto vivrà della fede in me ».
- mentre il giusto vivrà per la sua fede, o « fedeltà » ( BJ ):
questa sentenza, formulata in termini universali (cf. Is 3,10-11),
esprime il contenuto della visione.
La « fedeltà » ( cf. Os 2,22; Ger 5,1.3; Ger 7,28; Ger 9,2, ecc. ) a Dio,
cioè alla sua parola e alla sua volontà, caratterizza il « giusto »
e gli assicura quaggiù sicurezza e vita ( cf. Is 33,6; Sal 37,3; Pr 10,25, ecc. ).
L'empio, che manca di questa « rettitudine », va alla rovina.
In tale contesto ( Ab 1,2-4.12-17; Ab 2,5-18 ) si tratta qui rispettivamente del caldeo e di Giuda.
Il giusto Giuda vivrà, l'oppressore perirà.
Nel testo dei LXX, dove « fedeltà » diventa « fede »,
san Paolo leggerà la dottrina della giustificazione per mezzo della fede.
2,5-20 Oracoli di minaccia
2,5-8 Contro l'ingordigia di beni
2,5 rende malvagi: BJ rende: « tradisce » con 1Qp Ab;
il TM legge: « il vino ( è ) traditore ».
2,6 Non faranno motteggi: ûmelîçah jaûdû, conget.;
il TM legge: ûmelîçah hîdôt « e un motteggio, enigmi ».
- Diranno: con 1Qp Ab e LXX; il TM legge: « dirà ».
- La satira, mashal, è una strofa canzonatoria che si serve della metafora.
Il motteggio, melîçah, è un enigma, che deve essere interpretato.
Questi termini caratterizzano il genere letterario delle cinque imprecazioni:
in forma solenne di profezie, si hanno minacce proferite in termini velati.
- Guai a chi accumula: è contro l'avidità del conquistatore.
Il pensiero ha la sottigliezza dei discorsi parabolici.
Il caldeo che s'impadronisce dei beni altrui ne diventa debitore.
A questo titolo, sarà a sua volta preda dei popoli spogliati, divenuti suoi creditori.
È la legge del taglione ( Es 21,25+ ).
2,9-11 Contro l'avidità
2,9 Guai a chi è avido: il caldeo avrà la sorte dell'uomo che si è arricchito con guadagni illeciti: non gli resterà nulla.
2,10 hai soppresso: con le versioni; il TM legge: « sopprimere ».
2,11 La pietra infatti griderà: il profeta immagina che la stessa casa,
costruita con i frutti dell'attività illecita, accusi il suo costruttore.
« Casa » costruita con guadagni illeciti: pietra e legno gridano vendetta contro l'ingiusto possessore.
2,12-14 Contro la violenza
2,12 una città sul sangue: allude alla pratica di un sacrificio umano al momento della fondazione di una città ( 1 Re 16,34 ).
Guai a chi costruisce: contro la politica di violenza.
2,13 Non è forse: con le versioni; il TM legge: « ecco », formula di citazione
( cf. 2 Cr 25,26 ) che introduce una parola del Signore negli stichi seguenti.
2,14 Citazione di Is 11,9.
2,15-17 Contro l'inganno e la crudeltà
La metafora della coppa e dell'ubriachezza indica l'umiliazione estrema a cui vengono sottoposti i vinti.
Per questo i colpevoli subiranno le conseguenze dell'ira divina,
rappresentata anch'essa come una coppa da bere.
2,15 Immagini simili sono riferite a Babilonia in Ger 51,7.
Guai a chi fa bere: cinismo del conquistatore, visto come un uomo che in un'orgia fa bere i suoi vicini per avvilirli;
la loro ignominia sarà la sua.
Su questo ruolo attribuito a Babilonia, cf. Ger 51,7; a Ninive, cf. Na 3,4-7.
- i suoi vicini: con 1Qp Ab; il TM legge: « il suo vicino ».
- versando: senso incerto.
- veleno: BJ, con 1Qp Ab, Simmaco e volg., ha « il suo veleno » ( cf. Dt 32,24.33; Sal 58,5; Sal 140,4; o « la sua collera » );
il TM legge: « il tuo veleno ».
2,16 Bevi: orgia e vergogna del caldeo non circonciso, a sua volta ubriaco.
2,17 al Libano: il Libano devastato (cf. Is 37,24), i cui cedri Nabucodònosor sfruttò per le sue costruzioni ( cf. Is 14,8 ),
può essere anche simbolo d'Israele ( cf. Is 33,9; Ger 21,14; Ger 22,6-7.20-23 ).
2,18-20 Contro l'idolatria
Questo v è trasferito da BJ dopo il v 19, come sembra esigerlo il senso.
2,19 Guai a chi dice: è contro l'idolatria insensata del caldeo.
- Dopo « àlzati » ( dal sonno ), BJ inserisce: « è l'oracolo »,
glossa forse proveniente dal v 18b.
2,20 santo tempio: il tempio di Gerusalemme, ma soprattutto il palazzo celeste,
da cui il Signore sta per uscire ( cf. Ab 3,3s ).
- Taccia … tutta la terra: questo silenzio prepara la teofania di Ab 3,3-15
(cf. Is 41,1; Sal 76,9-10 ).