Lo Spirito Santo nella Liturgia

D 40

Comunione

Rif.

Mentre la magia
E 60
è un tentativo per forzare l'accesso al divino e rapirgli i suoi segreti, la religione
D 3
D 4
E 25
E 40
E 41
E 47
permette all'uomo di raggiungere Dio in un incontro che Dio gli concede.
Questo incontro con Dio si realizza al di fuori di quello che l'istinto religioso e il desiderio degli uomini possono immaginare, in una vera comunione che si farà, nella economia, per mezzo di un sacramento.

Testi

Rilievi

Rif.

Gen 1,26-27
Gen 3,8.22-24
Es 19,20.12-18
Es 33,7-11
1 Re 8,1-13
Am 3,2
Os 1-2
Ger 2,20-36
Ger 3,1-13
Ez 16
Ez 23
Nella creazione, Dio si comunica all'uomo per la prima volta.
La descrizione del paradiso terrestre fa conoscere l'intimità che esisteva tra il Creatore e la creatura prima del peccato.
Dopo che il peccato ruppe questo stato di cose, Dio prende nuovamente l'iniziativa di un incontro con l'uomo: è l'Alleanza,
C 50
C 79
D 10
E 1
D 56
il cui carattere intimo appare particolarmente nell'allegoria del matrimonio.
A 28

Es 18,12
Es 24,11
Lv 3
Il culto è l'incontro concesso al popolo, in cui Dio prende l'iniziativa e fissa le modalità
È il momento privilegiato dell'incontro con Jahvè, sovente presentato come un banchetto.
B 54
C 12
D3
D4
Di qui la superiorità del sacrificio spirituale.
D 24
D 26
D 32

Lv 19,2
Dt 10,12-22
Sal 119
La Legge non è in primo luogo la lista delle condizioni che Dio ha posto alla sua Alleanza, ma anzitutto un mezzo offerto di vivere con lui.
B 9
B 40
C 51
E 2
E 3
E 9

Gen 28,17
Es 25,8
Es 29,42-46
Es 33,9-11
Nm 10,33-36
1 Sam 1,9.19
1 Sam 4
1 Sam 5,4-5
1 Re 6,11s
Le tavole della Legge, racchiuse nell'arca, sono il pegno e il segno efficace della presenza di Dio in mezzo ai suoi.
A 22
A 26
C 12
C 30

Gen 32,10-13
Sal 24,6
Sal 63,9
Sap 2,16
Mt 7,7
La preghiera - lode o supplica - è pure un modo privilegiato di entrare in contatto con Dio.
B 17
D 65
D 69

Gen 17,1-14
Es 34,10-27
Dt 22,1-4
Dt 23,20
Dt 24,19-21
1 Gv 3,16-19
1 Pt 1,22-23
Questa unione dei fedeli a Dio rafforza la solidità tra i membri del popolo e fissa i doveri di ciascuno verso i propri fratelli.
A 2
A 4
B 39
C 5
C 26
C 27
C 29
D 20
E 45
E 48

Rm 8,1-3.29-30
Eb 2,14-18
Eb 3,1-6
Cristo nella sua persona realizza l'unione perfetta tra Dio e l'uomo.

Mt 16,24-28
Mc 8,34-38
Lc 9,23-27
Mc 3,14
Mc 6,7-13
Gv 12,26
Gv 15,18
Egli fa parte ai suoi discepoli, tra i quali emergono i Dodici, di ciò che ha ricevuto dal Padre: la sua dottrina, i suoi pasti, le sue cure apostoliche, le sue sofferenze, la sua morte, ma anche la sua gloria.
B 91
D 28
D 32

At 7,55-8,1
At 9,4-5.17
At 22,7-8
At 26,13-15
Tra i discepoli, Paolo avrà una particolare coscienza per questa identità tra Cristo e il discepolo, grazie all'esperienza che fece durante il martirio di Stefano, e poi sulla strada di Damasco.

Rm 6,3-11
Rm 8,11.17
2 Cor 4,14
2 Cor 13,13
Ef 2,4-6
Questa fede si esprimerà nella sua dottrina del corpo mistico
B 24
C 25
E 20
dei misteri
A 9
A 30
C 66
D 4
D 9
e condizionerà persino il suo vocabolario.
C 38
E 20

Gv 6
Gv 14,20
Gv 15,17
1 Gv 1,3
1 Gv 2,24-27
1 Gv 3,24
1 Gv 4,13
Giovanni svilupperà la stessa dottrina sotto altre forme; poiché, anche se non riporta il racconto dell'istituzione dell'Eucarestia,
tratta continuamente nel suo vangelo della grazia propria di questo sacramento ( la res ): l'unione dei cristiani a Cristo, e con lui al Padre; l'unione dei fedeli tra loro.
B 104
C 7
Poiché Dio ha permesso agli uomini di entrare in comunione con lui, tutta l'assemblea cristiana è eucaristica: la gioia e l'azione di grazie ne formano la trama.
D 39
E 54
Indice