Lo Spirito Santo nella Morale

E 40

Conoscenza di Dio

Rif.

Il tema della conoscenza di Dio è nato e si è sviluppato in un clima di opposizione ai falsi mezzi di conoscenza.
Osea definisce la conoscenza in opposizione al formalismo del suo tempo; i profeti la oppongono all'idolatria.
I profeti della nuova Alleanza l'oppongono al rigorismo esteriore dell'antica.
Nel vangelo la conoscenza di Dio, per quanto riguarda gli apostoli, si oppone a ciò che hanno creduto conoscere di Cristo prima della sua risurrezione.
La conoscenza di Dio, mentre si oppone alle false conoscenze umane, non cessa di essere approfondita per rivelarsi come la conoscenza stessa che il Figlio ha del Padre, conoscenza che non ha nulla di intellettuale, ma è connaturalità e partecipazione di vita.

Testi

Rilievi

Rif.


Si conosce Dio
Sap 13,1-9
At 14,15-17
Rm 1,18-28
Rm 2,14-16
- nella creazione
F 1
Os 2,21-22
Os 4,1-6
Os 6,1-6
Os 11,3-6
Sal 9,17
Sal 41,11-13
- nell'Alleanza.
Si noti la parte di Os. nella dottrina della conoscenza.

Ger 2,7-9
Ger 9,22-23
Ger 22,13-19
Is 1,2-3
Is 58,1-3
Conoscere Jahvè, per i profeti, è la vera « religione », non conoscenza intellettuale, ma fedeltà all'Alleanza.
La « conoscenza » è la risposta dell'uomo all'« amore ».
A 18

Is 44,9-18
Sal 115,1-8
La « conoscenza » di Dio è il contrario dell'idolatria.
Colui che non conosce Dio lo riduce a un idolo.

Gv 7,28-29
Gv 8,19-21.55
Gv 7,1-13
Gv. oppone a sua volta la « conoscenza » di Cristo all'ignoranza dei Giudei, che idolatrano la loro Legge, e al loro quadro di pensiero oppure riducono Cristo a semplice uomo.

Ger 24,6-7
Ger 31,31-34
La nuova Alleanza sarà una rinnovata e definitiva conoscenza di Dio.

Is 11,1-9
Ab 2,14
Di qui il legame tra questo tema e il messianismo.

Nm 16,28
Ger 23,16
Is 21,10
Dt 18,15-16
Conoscenza di Dio significa una certa partecipazione alla vita di Dio.

Pr 2,5-9
Pr 8,12-14
Pr 9,13
Pr 14,6-8
Per i libri sapienziali, conoscenza di Dio e sapienza sono quasi sinonimi.
B 33
E 58

1 Cor 8,1-3
Gal 4,8-9
2 Pt 1,3-11
Nel N. T., conoscere Dio è prima di tutto essere conosciuto da lui: rispondere alla stessa conoscenza che ha di noi.
Questo è un dono.
si noti in Gal. l'opposizione tra la « conoscenza » e l'idolatria.
E 61

1 Cor 1,4-9
1 Cor 12,4-11
Questa conoscenza è un dono.

Gv 20,11-28
Gv 21,1-12
Lc 24,13.16
Ne fanno esperienza i discepoli, che non « conoscevano » Cristo.

1 Tm 2,3-7
1 Tm 4,3
2 Tm 2,24-26
2 Tm 3,7
Tt 1,1-3
2 Gv 1-3
Riconoscenza obbediente alla volontà del Padre, conversione, adesione al cristianesimo, la « conoscenza della verità » è messa sovente in parallelo con la fede.
E 47

Col 3,5-11
Col 1,9-14
Essa impegna a una vita nuova: quella dell'uomo nuovo.

Ef 3,18-19
Col 2,2-3
1 Cor 13,10-13
Finalmente, noi siamo chiamati a conoscere ciò che supera ogni conoscenza: il mistero dell'amore di Dio in Cristo.

Gv 14,5-8
Gv 16,23-26
Gv 7,28-29
Gv 8,52-55
Gv. oppone a sua volta la conoscenza di Dio alle false conoscenze umane che sono soltanto « figure ».

Gv 5,17-20
Gv 10,14-15
Gv 15,13-15
Egli rivela sopratutto che la conoscenza è il tipo stesso delle relazioni tra Padre e Figlio.

Gv 14,9.16-20
1 Gv 3,24
1 Gv 5,1.5-10
Questa conoscenza suppone l'esperienza di una presenza.
Per Gv., essa si distingue dalla fede perché più interiore.
E 47

Gv 14,15-21
1 Gv 2,3-6
1 Gv 4,6-8
Essa è amore ed esige amore.

Gv 17,1-7,21-23
Mt 11,25-27
Essa sarà la nostra vita eterna.
Indice