Le realtà umane

F 6

Morte

Rif.

« Dio non è il Dio dei morti ma dei vivi … ».
« Se Cristo non è risorto, vana è la nostra fede … ».
Queste due frasi, che sono la rivelazione piena ed intera del N. T., trovano tuttavia fin dall'A. T. da una parte anticipazioni profetiche, almeno nel rituale della morte,
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dall'altra due conferme perfettamente chiare che sono il risultato di tutta l'attesa antica.
La morte e la risurrezione di Gesù sono, con questo significato, il χαιρός di Dio, l'ora per la quale Cristo è venuto.
In lui, che è la vita,
B 31
noi moriamo e risorgiamo.

Testi

Rilievi

Rif.

Gen 2,7
Gen 3,19
Sal 90
Sal 103,13-16
Sal 104,27-30
Gb 34,14-15
L'uomo, fatto di polvere, è mortale.
E 23

Gen 3,3.19
Ez 18,23.32
Ez 33,11
Sir 25,24
Sap 1,13
Sap 2,23-24
Per la Bibbia la morte non è solo un fatto biologico: è una maledizione che non era prevista nel piano primitivo di Dio.

Gen 25,8
Gdc 8,32
1 Re 11,43
Tb 14,14
Per i patriarchi, nostri padri nella fede, « morire bene » è, dopo una felice vecchiaia, avendo creduto alle promesse, dormire con i propri padri.

Pr 12,28
Pr 16,17-19
Sir 9,2-6
Sal 90,12-16
Sal 89,47-52
Gb 7,9-11
Gb 30,23
Sir 38,6-23
Con i libri sapienziali, la morte è completa: che cosa è lo sheol?
E 29
La loro morale eudemonistica e il loro senso di retribuzione temporale li conduce a collegare il peccato con la morte rapida.
Si noti il tema delle due vie in Pr.
E 7

Gen 3,19
2 Sam 12,14
Dt 24,16
Ez 18,20-32
Ez 33,11
Is 26,14-19
Sir 12,7
Sap 2,23-24
Come la morte è, per il mosaismo, pena del peccato originale, così essa sarà castigo di ogni errore.
E 5
Si noti che Qo. non mette la morte in relazione col peccato.
E 12
Si interpreta moralmente la legge fisica della morte.

Ez 36,26-27
Sap 1,13
Pr 9,18
L'A. T. non fa quasi distinzione tra morte fisica e morte spirituale.
Questa concezione è essenziale per comprendere san Paolo.

Mt 26,36-46
Gv 11,33-38
Gv 12,27
Si concepisce quindi il terrore di Cristo di fronte alla morte.

Gen 5,21-24
2 Re 2,1-12
Anticipazione metaforica della vittoria sulla morte: il « rapimento » di Enoc e di Elia.
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Is 53,10
Il Servo sofferente crede veramente di sopravvivere a se stesso.

Dn 12,1-3
2 Mac 7,9-29
2 Mac 12,43-45
Infine, la risurrezione è chiaramente annunciata per i tempi messianici, nel giorno della misericordia, per la vita eterna.

Mc 12,24-27
Lc 20,34-38
Gv 11,1-45
Gesù contraddice l'incredulità dei sadducei e annuncia la risurrezione come una restaurazione definitiva, di cui i suoi miracoli sono una figura.

Gv 5,19-29
Gv 6,37-40.51
Nella morte di Cristo - la sua ora - e nella sua risurrezione sono contenuti e legati la nostra morte, il nostro giudizio e la nostra risurrezione.
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Ap 21,2-5
Nel regno di Dio, non vi sarà più lamorte.

Rm 6,1-23
Rm 8,1-18
1 Cor 5,5
1 Cor 15,2
2 Cor 1,9
Col 3,3
Per Paolo, Cristo muore, ma nella sua morte dissocia per la prima volta la morte spirituale per il peccato dalla morte fisica.
Da allora, la morte non lo può più prendere ed egli diviene il tipo dell'uomo nuovo che rientra nel piano della vita di Dio.
Con il battesimo, il cristiano partecipa a questo nuovo tipo di morte, che è fisica ma non è più spirituale.
La morte ( nella sua accezione spirituale ) appartiene per lui al passato.

Gal 5,24
Rm 8,13
Col 3,2-5
1 Cor 15,31
2 Cor 1,5
2 Cor 4,11
La mortificazione quotidiana rivela la realtà della nostra morte al peccato ( sepolti con Cristo ).

2 Cor 5,6-8
Fil 1,21-24
La morte fisica del cristiano sarà l'atto col quale la vita sarà totalmente diffusa: l'ultimo aspetto della morte, quello fisico, anche per lui appartiene al passato.
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