Magistero

La Pasqua dev'essere per noi un nuovo senso della dignità di questa nostra carne, tanto sensibile e fragile

La prima impressione che noi dobbiamo cogliere dalla fisionomia, anche semplicemente naturale dell'uomo, è quella della sua dignità; è quella d'una bellezza nativa e sacrale, d'un'intangibilità inviolabile, d'un soggetto di diritti trascendenti, che per primi i Genitori, operatori e ministri della vita umana, devono sommamente rispettare fino dalla sua fase nascente nel grembo materno; è orribile pensare che ne siano essi stessi gli omicidi, non curanti d'essere entrati in un'economia antropologica, che li supera e che li avvolge in una norma loro propria, amorosa ed eroica, di inesorabili doveri.

Il rispetto per questa dignità comincia dal riconoscimento e dalla tutela del suo diritto a vivere e a professare liberamente la propria religione.

E questa è la nostra dignità: in Gesù Cristo siamo figli di Dio!

Coloro che hanno ricevuto un ministero di guida, di predicazione, di amministrare i Sacramenti, non devono ritenersi proprietari di poteri speciali, padroni, ma porsi al servizio della comunità, aiutandola a percorrere con gioia il cammino della santità.

Concilio Ecumenico Vaticano II

Catechismo della Chiesa Cattolica

Codice Diritto Canonico

Compendio della dottrina sociale

… umana

Pacem in terris e dignità umana

Dignità umana e rispetto del prossimo

Giustizia, solidarietà e dignità alla vita

Rerum novarwn e dignità dei lavoratori

Lavoro dei minori e dignità umana

Paesi ricchi e dignità di uomini

Alleanza di Dio e dignità della vita umana

Diritto umanitario e dignità dell'uomo

Martirio cristiano e dignità umana

Summa Teologica