Pentecoste

Fu una festa ebraica che veniva celebrata nel 50° ( in greco pentekostós ) giorno dopo la Pasqua nell'intento di ringraziare Dio del raccolto: vi si offrivano due pani fatti con la farina del grano appena mietuto, si compiva una serie di sacrifici espiatori e si tenevano banchetti sacri.

La Pentecoste cristiana, invece di chiudere una fugace stagione agricola, apriva l'interminabile era della Chiesa, inaugurata dalla discesa dello Spirito Santo e dalla predicazione degli Apostoli ( At 2,1-13 ).

Concludeva le solennità pasquali e somministrava il battesimo a quanti non l'avevano potuto ricevere a Pasqua.

Inseriva la redenzione nella storia; era per i credenti la festa della conquista, il superamento di qualsiasi riluttanza neghittosa.

In greco significa lett. « cinquantesimo » ( giorno ).

Cinquanta giorni dopo la Pasqua, si celebrava la festa del ringraziamento per il primo raccolto, per le primizie.

In essa, il popolo ebreo faceva memoria dell'Alleanza e del dono della Legge.

Dopo la Pasqua di Gesù, nel giorno di Pentecoste scese lo Spirito a raccogliere Apostoli e convertiti nella Chiesa di Cristo, comunità della nuova Alleanza.

In linguaggio cristiano quindi, la Pentecoste ha un chiaro riferimento allo Spirito Santo.

Festa ebraica e cristiana.

Il termine greco letteralmente significa: cinquantesimo ( giorno ); così viene chiamata la festa celebrata il cinquantesimo giorno dopo la Pasqua negli ultimi libri dell'Antico Testamento ( Tb 2,1; 2 Mac 12,32 ) e nel Nuovo.

Negli altri libri dell'Antico Testamento viene chiamata haf; shavu'ot, cioè "festa delle settimane" o "festa delle primizie"; veniva celebrata sette settimane dopo l'inizio della mietitura ( Lv 23,16s.; Dt 16,9s. ).

Si trattava originariamente di una festa agricola durante la quale si offrivano a JHWH le primizie del raccolto in segno di ringraziamento ( Es 23,16; Es 34,22; Dt 16,10-11; Nm 28,26 ).

Successivamente, in una data imprecisata, si trasformò in una commemorazione dell'alleanza, divenendo festa del dono della Torà.

Sembra che la comunità di Qumran già nel II sec. a.C. celebrasse la festa quale memoriale dell'alleanza; il mutamento è attestato sicuramente a partire dal II sec. d.C.

Ancor oggi gli ebrei leggono in questo giorno il passo di Esodo 19 e il libro di Rut; tale usanza è giustificata oltre all'ambientazione del libro nel tempo della mietitura, al tatto che Davide, di cui Rut è antenata, è nato e morto il giorno di Shavu'ot.

Mentre la tradizione giovannea colloca la discesa dello Spirito nello stesso giorno di Pasqua ( Gv 20,19-23 ), Luca situa il dono dello Spirito nel giorno della Pentecoste ebraica, memoriale del dono della Torà ( Lc 24,49; At 1,4-5 ).

L'evento è descritto come una teofania ( cielo, voce, tuono, vento, fuoco sono tutti elementi tipici delle teofanie nell'AT, per esempio: Es 3,2; Dt 4,11-12,33-36; 1 Re 19,11-13 ) e come la restaurazione dell'unità tra gli uomini infranta a Babele.

Se a Babele il tentativo di unità voluto dagli uomini in opposizione a Dio portò alla dispersione e alla confusione delle lingue ( Gen 11,6-9 ), nella Pentecoste lo Spirito, manifestatesi sotto forma di lingue di fuoco che si distribuiscono a ciascuno dei presenti, rende possibile la comunione tra popoli diversi e lingue diverse.

La Pentecoste porta a compimento la Pasqua.

Cristo, asceso presso il Padre, compie la sua opera donando lo Spirito che muove Pietro ad annunciare l'evangelo di salvezza e a dichiarare ormai compiuta la promessa contenuta nella profezia di Gioele 3,1-5; la discesa dello Spirito è segno escatologico, annuncio che ormai sono iniziati gli ultimi tempi.

La Chiesa è inviata ad annunciare l'evangelo a tutte le genti, fino ai confini del mondo, nell'attesa del ritorno del Signore.

La celebrazione della Pentecoste, "festa delle feste" o "grande domenica" come la chiamavano i Padri della Chiesa, ricorda questo dono dello Spirito che attualizza, ricorda e interiorizza quello che ha fatto Gesù.

v. Spirito Santo

… dell'antica legge

Le quattro tradizioni del pentateuco contengono un calendario delle grandi feste religiose ( Es 23,14-17 elohista; Es 34,18-23 Jahvista; Dt 16,1-16 deuteronomista; Lv 23 sacerdotale ), cui corrispondono le regole liturgiche di Nm 28-29.

Dall'uno all'altro testo il rituale si precisa, ma le tre feste principali restano quelle che prescrive Es 23:

1 - in primavera, la festa degli azzimi;

2 - la festa della mietitura, chiamata festa delle settimane in Es 34,22, che si celebrava per sette settimane ( Dt 16,9 ) o cinquanta giorni ( Lv 23,16 ) dopo la pasqua ( da dove il suo nome greco di pentecoste, Tb 2,1 ), e segnava la fine della mietitura del frumento; vi si unì più tardi il ricorso della promulgazione della legge sul Sinai;

3 - la festa del raccolto in autunno, alla fine della stagione dei frutti chiamata festa delle capanne ( Dt 16,13; Lv 23,34 ) perché vi si utilizzavano capanne di fogliame come quelle che si innalzavano negli orti al momento del raccolto; esse evocavano il ricordo degli accampamenti di Israele nel deserto ( Lv 23,43 ).

Di queste tre feste, la più popolare sembra essere stata quella del raccolto o delle capanne, che è chiamata semplicemente « la festa » in 1 Re 8,2.65; Ez 45,25.

Queste tre feste agricole sono state celebrate solo dopo l'ingresso in Canaan.

Nessuna data precisa viene riferita nel calendario di Es 23 né in Es 34, perché sono testi anteriori alla centralizzazione del culto e le feste potevano essere celebrate nei santuari locali, in date che tenevano conto dello stato dei lavori agricoli nella regione.

Altre feste si aggiunsero poi: il nuovo anno religioso ( Lv 23,24 ), il giorno dell'espiazione ( Lv 16 e Lv 23,27-32 ) e dopo l'esilio, i Purim ( Est 9,24 ); la dedicazione ( 1 Mac 4,59 ); il giorno di Nicànore ( 1 Mac 7, 49 ).

Es 23,14

… del N. T.

Parlare in altre lingue: il miracolo della pentecoste secondo uno dei suoi aspetti ( vv 4.11.13 ) ha una certa parentela con il carisma della glossolalia frequente alle origini della chiesa ( At 10,46; At 11,15; At 19,6; 1 Cor 12-14; Mc 16,17 ).

Se ne trovano i precedenti nell'antico profetismo israelitico ( Nm 11,25-29; 1 Sam 10,5-6.10-13; 1 Sam 19,20-24; 1 Re 22,10; Gl 3,1-5, citato da Pietro nei vv 17s ).

At 2,4.6

Schedario biblico

Festa di Pentecoste D 55
Spirito e legge E 9
Messe F 29

Magistero

La Pentecoste è perciò, in modo speciale, il battesimo della Chiesa che intraprende la sua missione universale a cominciare dalle strade di Gerusalemme, con la prodigiosa predicazione nelle diverse lingue dell'umanità.

Angelus Benedetto XVI
11-5-2008

La Chiesa infatti vive costantemente della effusione dello Spirito Santo, senza il quale essa esaurirebbe le proprie forze, come una barca a vela a cui venisse a mancare il vento.

Angelus Benedetto XVI
23-5-2010

In effetti, il Mistero pasquale – la passione, morte e risurrezione di Cristo e la sua ascensione al Cielo – trova il suo compimento nella potente effusione dello Spirito Santo sugli Apostoli riuniti insieme con Maria, la Madre del Signore, e gli altri discepoli.

Angelus Benedeto XVI
12-6-2011

La Chiesa di Pentecoste è una Chiesa che non si rassegna ad essere innocua, troppo "distillata".

È una Chiesa che non esita ad uscire fuori, incontro alla gente, per annunciare il messaggio che le è stato affidato, anche se quel messaggio disturba o inquieta le coscienze, anche se quel messaggio porta, forse, problemi e anche, a volte, ci porta al martirio.

Angelus Francesco
8-6-2014

Concilio Ecumenico Vaticano II

Maria e gli Apostoli prima della … Lumen gentium 59
Segnò la manifestazione della Chiesa nel mondo Sacrosanctum concilium 6
  Ad gentes 4
La … e la missione dello Spirito Sano, inizio della diffusione del Vangelo, prefigurazione dell'unione dei popoli nella fede, … e Babele Ad gentes 4
La … conferma la missione degli Apostoli Lumen gentium 19
  Lumen gentium 24
v. Spirito Santo

Catechismo della Chiesa Cattolica

Divisioni delle autorità ebraiche a riguardo di Gesù 595
« Gesù consegnato secondo il disegno prestabilito di Dio » 599
Il fuoco 696
La Pentecoste 731ss
La Chiesa - manifestata dallo Spirito Santo 767
Che cosa vuol dire « cattolica »? 830
L'economia sacramentale 1076
Segni e simboli 1152
Il Battesimo nella Chiesa 1226
La Confermazione nell'Economia della Salvezza 1287ss
Gli effetti della Confermazione 1302
La preghiera della Vergine Maria 2617
Nel tempo della Chiesa 2623
Venga il tuo Regno 2818
Comp. 142; 144; 149; 255; 265; 267