Maria

IndiceS

La madre di Gesù ( in ebraico: Mirjam; in greco: Mariam ).

Il Nuovo Testamento non narra la vita di Maria, perché il suo centro d'interesse è l'annuncio di Gesù Cristo.

Quando parla di Maria, la pone sempre in relazione a Gesù e sotto la luce che promana dalla sua morte e risurrezione.

Tuttavia la realtà storica di Maria appare attestata da una molteplicità di elementi.

I Vangeli sinottici, gli Atti degli apostoli, Paolo e Giovanni convergono nel trasmettere l'esistenza di una donna concreta dalla quale e nato Gesù.

I primi tre evangelisti riferiscono anche il suo nome, Maria.

La descrizione neotestamentaria di Maria è assai realistica e rifugge da ogni idealizzazione mistica.

Maria appare come donna ebrea del suo tempo: si fidanza, visita l'anziana parente Elisabetta, partorisce, compie il pellegrinaggio annuale a Gerusalemme, ascolta, medita, parla, gioisce e soffre.

Questi e altri dati biografici non sono trasmessi come testimonianze storicamente rigorose, ma in un contesto di riflessione teologica che approfondisce il significato di Maria nella storia della salvezza.

Nella predicazione cristiana primitiva, concentrata sull'annuncio essenziale di Cristo morto e risorto, si tace su Maria.

Tuttavia Paolo, in un contesto polemico contro i giudaizzanti, rompe il silenzio e introduce un testo di alto interesse cristologico che fa menzione anonima della "donna" dalla quale nacque Gesù ( Gal 4,4 ).

Nello stesso contesto Marco riferisce un episodio in cui, all'annuncio dell'arrivo della madre e dei suoi fratelli e sorelle, Gesù proclama il primato di una nuova famiglia costituita dall'adesione alla volontà di Dio rispetto a quella fondata sui legami di sangue ( Mc 3,31-35 ).

Attutita la polemica antigiudaica, Matteo nei primi due capitoli del suo Vangelo, detti "Vangeli dell'infanzia", descrive l'origine di Gesù ( Mt 1,18 ) nel concepimento verginale da parte di Maria, preannunciato da Isaia 7,14.

Così la Vergine madre risulta inserita nel misterioso piano di Dio mediante lo schema promessa-concepimento.

Matteo interpreta il concepimento verginale in senso rigoroso, partendo dall'evento trasmesso nella comunità cristiana.

La testimonianza di Luca

Con Luca la figura di Maria esce dallo sfondo e assume un rilievo di primo piano nella storia della salvezza.

La scena dell'annuncio dell'angelo a Maria ( Lc 1,26-38 ), che ha ispirato innumerevoli scrittori e artisti, evidenzia anche la vocazione di Maria insieme con la nascita meravigliosa del Figlio di Dio generato verginalmente nel suo grembo mediante lo Spirito ( Lc 1,35-37 ).

Maria entra nel dialogo tra Dio e l'umanità offrendo una risposta di fede esemplare: "Eccomi, sono la serva del Signore.

Avvenga di me secondo la tua parola" ( Lc 1,38 ).

Elisabetta, visitata da Maria, riconosce in lei la "benedetta fra le donne" ( Lc 1,42 ), "la madre del mio Signore" ( Lc 1,43 ) e "colei che ha creduto" ( Lc 1,45 ).

Elisabetta interpreta cosi la risposta di Maria all'angelo ( Lc 1,38 ) come un atto di fede, con cui la Vergine si apre alle promesse di Dio e permette loro di giungere al compimento.

Il Magnificat ( v. ), la preghiera con cui Maria risponde a Elisabetta, assume un grande valore per la Chiesa, in quanto è considerato "la più antica teologia mariana" ( R. Schnackenburg ).

In realtà il cantico applica alla vicenda di Maria lo schema salvifico secondo cui Dio esalta gli umili: "Ha guardato l'umiltà della sua serva.

D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha tatto in me l'Onnipotente" ( Lc 1,48-49 ).

Nell'incontro con Simeone nel Tempio Maria riceve un'ulteriore rivelazione, che allarga il messianismo a proporzioni universali e anche tragiche.

Gesù sarà "luce delle genti" e insieme "segno contraddetto".

Maria è unita alla sorte del Figlio, poiché una "spada" le trafiggerà l'anima ( Lc 2,35 ).

Nell'episodio del ritrovamento di Gesù bambino nel Tempio, la madre sperimenta in anticipo la Pasqua di dolore e di gioia.

Anche se non comprende le parole di Gesù, Maria le conserva nel cuore ( Lc 2,51 ) e le medita ( Lc 2,19 ).

La testimonianza di Giovanni

Giovanni presenta il ruolo della madre di Gesù all'inizio e al termine della vita pubblica.

Nello sposalizio a Cana di Galilea Maria non solo interviene presso il figlio perché ponga rimedio a una mensa priva di vino, ma personifica Israele che rinnova la formula d'Alleanza: "Fate quello che egli vi dirà" ( Gv 2,5 ).

L'intervento di Maria è all'origine del primo miracolo compiuto da Gesù e della fede dei discepoli ( Gv 2,11 ).

La madre di Gesù ricompare presso la croce, dove avviene una scena di rivelazione, in cui Gesù svela la qualità teologica nascosta del discepolo amato e di Maria: essere rispettivamente figlio e madre secondo la rigenerazione nello Spirito.

Significativa e paradigmatica è la risposta del discepolo amato a tale rivelazione: egli fa spazio a Maria nella comunione d'amore con Gesù e la accoglie nella sua casa come prezioso dono materno del Cristo crocifisso ( Gv 19,27 ).

L'ultima menzione biblica di Maria si trova al capitolo 12 dell'Apocalisse nella "donna vestita di sole".

Essa rappresenta la comunità sponsale che genera Cristo risorto attraverso i dolori del parto sperimentati nella passione.

I lineamenti della donna sono quelli di Maria, madre del "figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni" ( Ap 12,5 ).

La riflessione cristiana su Maria

Nel corso dei due millenni di cristianesimo assistiamo a un progressivo sviluppo del ruolo di riferimento di Maria e a una continua integrazione della figura di Maria nella cultura delle diverse epoche.

Il periodo patristico

Il periodo patristico dapprima scopre Maria come nuova Eva ( Giustino e Ireneo ), poi fissa la sua immagine dogmatica: il concilio di Efeso ( 431 ) la proclama Theotókos ( in greco: madre di Dio ); il concilio Lateranense del 649, sempre vergine; il secondo concilio di Nicea ( 787 ) stabilisce che Maria sia da onorare nelle icone con culto di dulia, o venerazione, non di adorazione.

Contemporaneamente a livello popolare si affermano i vangeli apocrifi, che nei cicli dell'infanzia e della dormizione ( morte ) fanno emergere Maria quale protagonista di salvezza.

Sorge pure, dapprima timidamente, la preghiera rivolta a Maria, di cui si ha nel III sec. un prototipo nel Sub tuum praesidium ( sotto la tua protezione ), che la riconosce Theotókos santa e misericordiosa e l'invoca perché liberi dal pericolo.

Il Medioevo

Il Medioevo interpreta la figura di Maria negli schemi della gerarchia feudale.

Vede in lei la gloriosa regina e la madre della misericordia, ma insieme la mediatrice di riconciliazione "costituita tra Cristo e la Chiesa" ( s. Bernardo ).

Da parte dei fedeli consegue la commendatio ( affidamento ), gesto rituale con cui, al pari dei vassalli in rapporto al loro signore, si consegnano con fiducia a lei in cambio della sua protezione.

Tale fiducia si afferma attraverso la diffusione dei Miracula ( Miracoli ), che narrano gli interventi di Maria a favore dei peccatori.

L'età moderna

Lutero reagisce contro le esagerazioni del culto mariano, richiamando alla fede in Cristo unico mediatore e scorgendo ( Commento al Magnificat, 1521 ) in Maria la serva del Signore, partecipe della sua kénosi ( v. ).

La pietà secentesca post-tridentina amplifica al massimo l'immagine di Maria.

Si rivolge a lei con titoli di eccellenza, eminenza, grandezza, privilegio, trionfo e fa difficoltà a chiamarla sorella e serva del Signore.

Nasce proprio in epoca barocca la trattazione della mariologia come disciplina teologica separata e organica per opera del siciliano P. Nigido ( 1602 ).

Nel '700 - in linea con il famoso libretto di A. Widenfeld, Avvisi salutari della beata Vergine Maria ai suoi devoti indiscreti ( 1673 ) - l'illuminismo punta sulla ragione moderatrice e propone una "regolata devozione" ( L. A. Muratori ), cioè prudente, non eccessiva ne superstiziosa, ma rispettosa del primato di Cristo.

Su questa posizione si allinea il sinodo di Pistola ( 1786 ) suscitando il duplice rifiuto di Roma e del popolo ( moti reazionari al grido di "Viva Maria" ad Arezzo, 1794 ).

Nel '700 due libri diffusissimi - il Trattato della vera devozione di s. Luigi Maria de Montfort e Le glorie di Maria di s. Alfonso Maria de' Liguori - propongono al popolo una devozione affettuosa e sentita verso Maria, ma insieme cristocentrica e orientata a una seria vita cristiana.

L'età contemporanea

Nell'800, dopo la consultazione scritta dei vescovi, Pio IX definisce ( 1854 ) dogmaticamente l'Immacolata Concezione ( v. ) di Maria.

Essa è accolta con entusiasmo dalle nazioni cattoliche, che vi vedono il trionfo del sensus fidelium ( sentimento dei fedeli ) e un'espressione in sintonia con la cultura restauratrice favorevole al privilegio.

Le apparizioni del 1830 a Catherine Labouré e quelle a Bernadette Soubirous in una grotta di Lourdes ( 1858 ) preparano e confermano a loro modo la definizione dogmatica.

Il romanticismo, da parte sua, incide sulla devozione mariana popolare assumendo talora toni di affettuosità esagerata, ma trovando nel beato Bartolo Longo un interprete equilibrato che unisce la carica affettiva all'orientamento cristologico e all'impegno sociale.

Il '900 continua nella promozione della mariologia e del culto mariano, giungendo alla definizione dogmatica dell'Assunzione ( v. ) di Maria da parte di Pio XII ( 1950 ).

Questo movimento mariano deve confrontarsi con altri movimenti, come quelli biblico, patristico, liturgico ed ecumenico, che, richiamandolo all'intero piano della salvezza, lo arricchiscono con nuove prospettive.

Si determina così la "questione mariale", descritta come "una tensione tra pietà cristocentrica e pietà mariocentrica... tra una pietà che si proclama mariana e una pietà che non lo è" ( R. Laurentin ).

Il problema trova una soluzione equilibrata nel concilio Vaticano II, che inserisce la figura e la funzione di Maria, madre del Salvatore, nel mistero di Cristo e della Chiesa e nella storia della salvezza.

Il capitolo VIII della costituzione dogmatica Lumen gentium ( 1964 ) resta "in un certo senso la Magna Charta della mariologia della nostra epoca" ( Giovanni Paolo II ).

Esso segna la fine di una mariologia autonoma e unidirezionale e il ritorno alle prospettive di storia della salvezza della Bibbia e dei Padri della Chiesa.

Paolo VI, nel presentare la Lumen gentium, proclamò Maria "madre della Chiesa".

Stranamente, dopo il magistrale documento mariano del concilio, nella Chiesa cattolica si registra una certa crisi mariana, con il venir meno di alcune espressioni devote tradizionali.

La Marialis cultus di Paolo VI ( 1974 ) addita la causa della crisi mariana nel cambiamento culturale, nel "divario tra certi suoi contenuti e le odierne concezioni antropologiche e la realtà psicosociologica, profondamente mutata, in cui gli uomini e le donne del nostro tempo vivono e operano".

Il periodo postconciliare conosce poi un rilancio del movimento mariano, dovuto anche alla personalità di Giovanni Paolo II, convinto dell'efficacia salvifica e pastorale della presenza di Maria nella spiritualità cristiana.

Lo studio sulla madre di Gesù prosegue in triplice direzione: la via conciliare del rinnovamento, la via complementare del ricupero, la via inedita del confronto culturale.

Recentemente si affaccia alla ribalta la tendenza a scorgere in Maria una sintesi o compendio dei massimi dati della fede ( LG, 65 ).

Ella è "la donna icona del mistero" ( B. Forte ), "micro-storia della salvezza" ( S. De Fiores ), "chiave del mistero cristiano" ( R. Laurentin ).

Maria nel dialogo ecumenico

Tra i problemi attuali della mariologia emerge il dialogo ecumenico.

Gli incontri tra cattolici e protestanti hanno già apportato alcuni frutti, come il superamento di posizioni rigide, l'attenzione ai presupposti culturali, l'accordo sui fondamenti biblici del mistero mariano, colto nel legame materno che unisce Maria al Cristo salvatore, e sull'atteggiamento di lode verso di lei.

In genere, da parte protestante si nota un tentativo di riappropriazione della figura della Vergine di Nazaret.

"Maria non soltanto cattolica, ma anche evangelica", hanno affermato nel 1982 le Chiese tedesche evangelico-luterane.

Permangono le difficoltà circa la cooperazione di Maria alla salvezza e la sua intercessione celeste.

Prospettive della mariologia

La mariologia dovrà armonizzare le istanze teologiche e quelle derivanti dalla devozione mariana secondo le finalità cristologiche ed ecclesiali e secondo i criteri che provengono dalla Bibbia, dalla liturgia, dall'ecumenismo e dall'antropologia.

Le Chiese e il mondo non potranno prescindere da Maria, in quanto rappresenta un elemento strutturale del cristianesimo.

Ella è strumento nelle mani di Dio per il suo piano di salvezza;

è discepola in ascolto e in atteggiamento di umile serva del Signore;

e figura della Chiesa come modello esemplare di comportamento per l'attuazione della volontà salvifica di Dio e per il rinnovamento della missione evangelizzatrice;

è immagine ideale per tutto il popolo di Dio in cammino verso il giorno del Signore, segno di sicura speranza e consolazione.

Senza Maria il mondo religioso diviene più povero e la Chiesa viene privata del suo membro più eccellente dopo Cristo.

Il terzo millennio si ispirerà a Maria, che ha accolto il Dio Tutt'altro e imprevedibile, per imparare la difficile arte della convivenza nell'amore tra differenti popoli.

... madre di Gesù

Segno: il segno che il re Acaz ha rifiutato di chiedere gli è però dato da Dio.

È la nascita di un figlio, il cui nome Emmanuele, cioè « Dio con noi » ( Is 8,8.10 ), è profetico ( Is 1,26+ ) e annunzia che Dio sta per proteggere e benedire Giuda.

In altri testi ( Is 9,1-6; Is 11,1-9 ), Isaia svelerà con più precisione certi aspetti della salvezza apportata da questo figlio.

Queste profezie sono un'espressione del messianismo regale, già abbozzato dal profeta Natan ( 2 Sam 7 ) e che sarà ripreso più tardi da Mi 4,14; Mi 5,3; Ez 34,23; Ag 2,23; Sal 2; Sal 45; Sal 72; Sal 110 ).

È mediante un re, successore di Davide, che Dio darà la salvezza al suo popolo: è sulla persistenza della stirpe davidica che riposa la speranza dei fedeli di Jahvè.

Anche se Isaia ha in vista immediatamente la nascita di un figlio di Acaza, per esempio Ezechia, come sembra probabile a dispetto delle incertezze della cronologia, e come sembra aver compreso il greco leggendo ( v 14 ): « tu gli metterai nome », si intuisce, dalla solennità data all'oracolo e dal senso forte del nome simbolico dato al figlio, che Isaia intravede in questa nascita regale, al di là delle circostanze presenti, un intervento di Dio in vista del regno messianico definitivo.

La profezia dell'Emmanuele sorpassa quindi la sua realizzazione immediata, e legittimamente gli evangelisti ( Mt 1,23 citando Is 7,14; Mt 4,15.16 citando Is 8,23-9,1 ), poi tutta la tradizione cristiana, vi hanno riconosciuto l'annunzio della nascita del Cristo.

La vergine: la tradizione greca porta « la vergine », precisando così il termine ebraico 'almah che designa sia una giovane sia una donna appena sposata, senza esplicitare ulteriormente.

Ma il testo dei LXX è un testimone prezioso dell'interpretazione giudaica antica, che sarà consacrata dal vangelo: Mt 1,23 trova qui l'annunzio della concezione verginale del Cristo.

Is 7,14
Dio, alla lettera « egli ».

Si tratta di Jahvè.

Forse Michea pensa al celebre oracolo della 'almah ( Is 7,14+ ), pronunziato da Isaia una trentina d'anni prima.

Mi 5,2
... e la sapienza

Il verbo ebraico qananî è tradotto « mi ha creato » dai LXX, Sir e Targum ( Sir 1,4.9; Sir 24,8-9 ).

La traduzione « mi ha acquistato » o « mi ha posseduto » ( Aquila; Simmaco, Teodozione ) è stata ripresa da san Girolamo ( volg. ) forse per combattere l'errore di Ario che rendeva il Verbo ( identificato alla sapienza ) una creatura.

La formula « primizia di ogni sua opera » ( alla lettera « primizia della sua via » o « delle sue vie » secondo le versioni ) deve essere accostata al titolo « primogenito di ogni creatura » dato al Cristo da san Paolo ( Col 1,15 ) e a quello di « principio delle opere di Dio » ( Ap 3,14 ).

Pr 8,22
... e la Chiesa

Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna: la scena corrisponde a Gen 3,15-16.

La donna partorisce nel dolore ( v 2 ) colui che sarà il Messia ( v 5 ).

Satana la tenta ( v 9; Ap 20,2 ), perseguita lei e la sua discendenza ( vv 6.13.17 ).

La donna rappresenta il popolo santo dei tempi messianici ( Is 54; Is 60; Is 66,7; Mi 4,9-10 ) e quindi la chiesa in lotta.

Forse Giovanni pensa anche a Maria, nuova Eva, la figlia di Sion, che dato vita al Messia ( Gv 19,25+ ).

Ap 12,1

Schedario biblico

Maternità di Maria C 74
Madre del Messia C 75
Madre dolorosa C 76
Maria, figlia di Sion C 77
Maria, piena di grazia C 78
Maria e l'alleanza C 79
Maria, benedetta C 80
Maria, vittoriosa C 81
Maria, povera C 82
Assunzione di Maria C 83
Annunciazione B 71
Visitazione B 72
Presentazione B 73
Nozze di Cana B 80

Magistero

Enciclica Pio XII - Ad caeli reginam - 11-10-1954

La Vergine è parte, è figlia della Chiesa, sorella nostra, perché come noi, sebbene in modo privilegiato ed eminente, è anch'Ella redenta da Cristo; ma sotto un altro aspetto, perché genitrice del Figlio di Dio fatto uomo, è la « Theotokos », la Madre di Dio, la Regina della Chiesa, la Madre secondo la fede e la carità del Corpo mistico

Omelia Paolo VI
2-2-1965

L'apparizione di Maria nella storia del mondo è come l'accensione d'una luce in un ambiente oscuro; una luce del mattino, ancora pallida e indiretta, ma soavissima, ma bellissima: la luce del mondo, Cristo, sta per arrivare; il destino felice dell'umanità, la sua possibile salvezza, è ormai sicuro; Maria lo reca con sè

Catechesi Paolo VI
8-9-1965

Bisogna che Maria Santissima abbia sempre un posto speciale nella nostra professione religiosa, quello che appunto Le compete nel disegno divino della nostra Redenzione, non certo in competizione con quello di Cristo, ma da quello di Cristo completamente dipendente e derivato e a quello di Cristo mirabilmente associato.

Catechesi Paolo VI
11-10-1967

Non si può contemplare la Madonna senza vedere e adorare il quadro divino, trinitario, in cui ella è collocata: la trascendenza divina balena davanti ai nostri occhi, che godono di poterla in qualche modo contemplare questa figlia della nostra « stirpe di Adamo »

Catechesi Paolo VI
29-5-1968

La Madonna è il « tipo » sublime non solo della creatura redenta dai meriti di Cristo, ma il « tipo » altresì dell'umanità pellegrinante nella fede; è la figura della Chiesa

Catechesi Paolo VI
30-5-1973

Il culto, che la Chiesa tributa a Maria, non pregiudica la totalità e l'esclusività dell'adorazione, che solo a Dio e a Cristo in quanto Figlio consustanziale col Padre è dovuta, ma piuttosto ad essa ci guida e ce ne garantisce l'accesso, perché tale culto risale la via che Cristo ha percorso in discesa per farsi uomo.

Catechesi Paolo VI
21-12-1977

Atto di affidamento a Maria Santissima

Preghiere Giovanni Paolo II
8-10-2000

La venerazione verso la Vergine Maria accompagna fin dagli inizi il cammino della Chiesa e già a partire dal IV secolo appaiono feste mariane: in alcune viene esaltato il ruolo della Vergine nella storia della salvezza, in altre vengono celebrati i momenti principali della sua esistenza terrena.

Angelus Benedetto XVI
15-8-2010

La piccola e semplice fanciulla di Nazaret è diventata la Regina del mondo!

Angelus Benedetto XVI
22-8-2010

Chiediamo altresì alla Vergine Maria di posare il suo sguardo misericordioso su quanti tra noi si trovano nella sofferenza, particolarmente sui malati, sui poveri e su chi è privo di un lavoro dignitoso.

Angelus Francesco
15-8-2014

La Vergine vi consola e con la tenerezza del suo amore accende in voi la speranza.

Con l'aiuto di Maria, la Chiesa sia casa di tutti, una casa che sappia ospitare, una madre per tutti i popoli.

Angelus Francesco
12-7-2015

La fede è il cuore di tutta la storia di Maria; lei è la credente, la grande credente; lei sa – e lo dice – che nella storia pesa la violenza dei prepotenti, l'orgoglio dei ricchi, la tracotanza dei superbi.

Tuttavia, Maria crede e proclama che Dio non lascia soli i suoi figli, umili e poveri, ma li soccorre con misericordia, con premura, rovesciando i potenti dai loro troni, disperdendo gli orgogliosi nelle trame del loro cuore.

Angelus Francesco
15-8-2015

Concilio Ecumenico Vaticano II

Titoli usati dal Concilio:

Tutta la Santa e immacolata Lumen gentium 56
  Lumen gentium 59
Vergine Lumen gentium 52
  Lumen gentium 59
  Lumen gentium 61
  Lumen gentium 63
  Lumen gentium 65
  Lumen gentium 67
  Lumen gentium 69
  Perfectae caritatis 25
  Ad gentes 42
Madre di Dio Lumen gentium 52
  Lumen gentium 53
  Lumen gentium 66
  Lumen gentium 67
  Lumen gentium 69
  Perfectae caritatis 25
Madre del Figlio di Dio Lumen gentium 53
del Signore e Salvatore Lumen gentium 69
del Redentore Lumen gentium 53
  Lumen gentium 61
di Gesù Lumen gentium 52
  Lumen gentium 56
  Lumen gentium 59
madre del Sommo ed eterno Sacerdote Presbyterorum ordinis 18
Figlia prediletta del Padre Lumen gentium 53
Tempio dello Spirito Santo Lumen gentium 53
Eva novella Lumen gentium 63
Figlia di Sion Lumen gentium 55
Ancella del Signore Lumen gentium 56
  Lumen gentium 61
madre dei viventi Lumen gentium 56
madre nostra Lumen gentium 61
  Lumen gentium 67
  Lumen gentium 69
Avvocata, Ausiliatrice, Soccorritrice; Mediatrice Lumen gentium 62
Ausilio dei Presbiteri Presbyterorum ordinis 18
Regina dell'universo Lumen gentium 59
Regina degli Apostoli Apostolicam actuositatem 5
  Presbyterorum ordinis 18
  Ad gentes 42
Intenzione del Concilio nel proporre la dottrina su ... Lumen gentium 54
... nella economia della salvezza: predestinata, concepita immacolata Lumen gentium 56
  Lumen gentium 59
  Lumen gentium 61
redenta in modo sublime Lumen gentium 53
  Sacrosanctum concilium 103
arricchita dei doni consoni al suo ufficio Lumen gentium 56
Nell'Antico Testamento: il suo posto nella economia della salvezza è gradatamente illustrato dalle profezie come sono lette nella Chiesa e alla luce della piena rivelazione Lumen gentium 55
Nel Nuovo testamento: Annunciazione: libera fede, consenso, consacrazione alla salvezza dell'uomo, nuova Eva Lumen gentium 56
  Lumen gentium 62
  Presbyterorum ordinis 18
Infanzia di Gesù: unione col Figlio nell'opera della redenzione Lumen gentium 57
Vita pubblica: intercessione di ... e inizio dei miracoli di Gesù; raccolse le parole di Gesù; avanzò nella fede; unita a Gesù; consenziente e associata al sacrificio del Figlio, data come madre a Giovanni Lumen gentium 58
  Optatam totius 8
Dopo l'Ascensione, implora lo spirito Santo con gli Apostoli Lumen gentium 59
aiuta con la preghiera le primizie della Chiesa Lumen gentium 69
assunta in cielo, dove intercede Lumen gentium 59
  Lumen gentium 62
  Lumen gentium 68
  Apostolicam actuositatem 4
Mediazione di ... e mediazione di Cristo Lumen gentium 60
cooperazione alla redenzione Lumen gentium 61
  Lumen gentium 63
funzione salvifica subordinata, maternità nell'ordine della grazia, molteplice intercessione fino alla consumazione degli eletti Lumen gentium 62
  Apostolicam actuositatem 4
... e la Chiesa:... sovreminente e singolarissimo membro della Chiesa, da questa venerata Madre Lumen gentium 53
  Lumen gentium 63
... Madre e Vergine figura e modello della Chiesa Lumen gentium 63
  Lumen gentium 64
  Lumen gentium 65
  Lumen gentium 68
  Sacrosanctum concilium 103
modello di virtù e di amore materno Lumen gentium 65
  Lumen gentium 63
... segno al Popolo di Dio in terra Lumen gentium 68
Culto e devozione: antichità, funzione e fine Lumen gentium 66
norme pastorali: promozione del culto, pratiche ed esercizi di pietà, immagini ed esercizi di pietà, immagini, teologia e predicazione Lumen gentium 67
  Sacrosanctum concilium 103
... e i fratelli separati: fede e culto degli Orientali Lumen gentium 69
  Unitatis redintegratio 14
  Unitatis redintegratio 15
vi sono quelli che onorano ..., pregare ... per la riunione Lumen gentium 69
  Unitatis redintegratio 15
discordia di dottrina Unitatis redintegratio 20
come si deve presentare la dottrina mariana ai fratelli separati Lumen gentium 67
... intercede per i non-cristiani Lumen gentium 69
  Ad gentes 42
i Musulmani onorano ... Nostra aetate 3
v. Esempio; Santità; Verginità; Virtù di ...

Catechismo della Chiesa Cattolica

La sua fede

L'obbedienza della fede 144
Maria - « Beata colei che ha creduto » 148
  149
La fede - inizio della vita eterna 165
Il mistero dell'apparente impotenza di Dio 273
L'Immacolata Concezione 490
« Avvenga di me quello che hai detto... » 494
La preghiera della Vergine Maria 2618

La sua vita

Il Mistero del Natale 525ss
« Gioisci, piena di grazia » 721ss
L'adorazione 2097

La sua preghiera

La preghiera della Vergine Maria 2617ss
In comunione con la Santa Madre di Dio 2679
In sintesi 2682

Madre di Cristo

Cristo 437
Perché il verbo si è fatto carne 456
Vero Dio e vero uomo 466ss
Concepito per opera dello Spirito Santo 484ss
Giovanni, Precursore, Profeta e Battista 717
« Gioisci, piena di grazia » 726
Maria - Madre di Cristo, madre della Chiesa 963ss
Il senso della morte cristiana 1014
« Credo la vita eterna » 1020
Verità, bellezza e arte sacra 2502
Gesù prega 2599

E la Chiesa

La Chiesa è santa 829
Maria - Madre di Cristo, madre della Chiesa 963ss
Maria – Icona escatologica della Chiesa 972ss
Il Santorale nell'anno liturgico 1172
Il memoriale del sacrificio di Cristo e del suo Corpo, la Chiesa 1370
Nella comunione dei santi 1477
La Chiesa domestica 1655
Le beatitudini 1717
La Chiesa, madre e maestra 2030
Il nome del Signore è santo 2146
La preghiera della Vergine Maria 2617
In comunione con la Santa Madre di Dio 2674
  2676ss

Nuova Eva

« Tu non l'hai abbandonato in potere della morte » 411
« Avvenga di me quello che hai detto... » 494
« Gioisci, piena di grazia » 726
La preghiera della Vergine Maria 2618
Ma liberaci dal Male 2853

Verginità

La predestinazione di Maria 488
La verginità di Maria 496ss
La maternità verginale di Maria nel disegno di Dio 503ss
Comp. 26; 85; 88; 94; 95; 96-100; 104; 142; 196-199; 234; 240; 429; 546-547; 562-563
v. Madre di Dio; Vergine Maria

Rinnovamento catechesi

La Madonna è la "piena di grazia" e il modello della Chiesa 90
I tempi forti della catechesi liturgica 116

Summa Teologica

Santità III, q. 27
Verginità III, q. 28
Sposalizio III, q. 29
Annunciazione III, q. 30
Formazione del corpo di Cristo III, q. 31
Principio del concepimento di Cristo III, q. 32
Modo del concepimento di Cristo III, q. 33
Maternità divina III, q. 35, a. 4