Santità

Il termine santità designa il mistero della vita divina e il modo con cui gli uomini, per grazia, vi partecipano.

La santità nell'Antico Testamento

L'attributo della santità in senso pieno, assoluto, viene applicato nell'Antico Testamento soltanto a JHWH; Dio è santo e santo è il suo nome.

Ma il Dio santo, colui che è separato, "altro" rispetto all'uomo, ha voluto farsi presente nella storia del popolo da lui eletto fino a diventare "il Santo di Israele" ( Is 1,4; Is 5,19; Is 10,20 ).

La sua santità si rivela come potenza, gloria e maestà, ma soprattutto come amore e misericordia che perdona ( Os 11,9 ).

Dio santifica il suo popolo, per questo lo elegge come sua proprietà e stipula con lui l'alleanza ( Es 19,3-8 ).

Israele non è santificato per i suoi meriti, ma per l'elezione gratuita di JHWH.

Tale elezione esige da parte del popolo di Israele la santità, cioè l'obbedienza all'alleanza, il camminare nelle vie di Dio ( Dt 7,7s; Dt 26,16-19 ).

"Siate santi perché io sono santo", ordina il Signore ( Lv 19,2 ).

Questa santità deve manifestarsi nell'esistenza concreta del credente affinché anche gli altri popoli riconoscano la santità di Dio ( Ez 37,28; Ez 39,27 ).

Il Dio santo rende partecipi della sua santità luoghi, tempi, oggetti, persone.

Santi sono i luoghi in cui è apparso JHWH ( Gen 28,16-22; Es 3,5 ecc. ), santa è l'Arca dell'Alleanza, santo il Tempio, santa la città di Gerusalemme, santi tutti gli oggetti attinenti al culto.

Se è vero che tutto il popolo di Israele è chiamato alla santità, tuttavia JHWH si è riservato i nazirei, a lui consacrati ( Nm 6,5-8 ), i sacerdoti e i leviti addetti al culto.

Santo, talora, viene detto anche il profeta ( 2 Re 4,9; Ger 1,5 ).

Anche il tempo è santificato; i giorni di festa e in particolare il sabato sono santi perché in essi Israele fa memoria del Dio santo che lo santifica ( Es 20,8; Dt 5,12-15; Ez 20,12 ).

E, infine, la terra di Canaan è terra santa poiché appartiene a Dio stesso ( Lv 25,23 ).

La santità nel Nuovo Testamento

Nel Nuovo Testamento la santità di Dio si è manifestata nel Figlio suo.

Gesù è il Santo di Dio ( Mc 1,24; Lc 4,34; Gv 6,69 ), che santifica e diventa fonte di santità per i suoi discepoli, donando la sua vita per amore ( Gv 17,19; 1 Cor 1,30; Eb 2,11 ecc. ).

"Santificati per mezzo dell'offerta del corpo di Cristo" ( Eb 10,10 ), i cristiani ripetono la preghiera insegnata da Gesù e invocano nel Padre nostro: "Sia santificato il tuo nome" ( Mt 6,9; Lc 11,2 ), cioè, sia resa manifesta la tua santità nella nostra storia.

Mediante il battesimo i credenti divengono partecipi della vita di Cristo e della sua santità ( 1 Cor 1,2; 2 Cor 1,1; Fil 1,1; Rm 1,7 ).

Lo Spirito rende santa la Chiesa ( Ef 5,6 ) e manifesta i suoi frutti di santità nei credenti ( Gal 5,18-26 ), i quali rendono culto a Dio offrendo se stessi "in sacrificio vivente, santo e gradito a Dio" ( Rm 12,1 ).

Già santo, perché già salvato in Gesù Cristo mediante il battesimo, e tuttavia non ancora pienamente santo perché non ancora interamente morto al peccato, il discepolo del Signore tende alla santificazione ( 2 Cor 7,1 ), memore delle parole di Paolo: "Colui che ha iniziato l'opera in voi la porterà fino al compimento" ( Fil 1,6 ).

Santità e santi

Riferita ai credenti, la santità consiste nel vivere secondo la fede e l'amore.

Per questo il concilio Vaticano II ha dedicato il capitolo V della Lumen gentium a insegnare l'universale vocazione alla santità; riprendendo l'antico discorso biblico che presentava i cristiani come santi ed eletti e valorizzando una tradizione teologica che vedeva la Chiesa come "comunione dei santi", il concilio ha insegnato che "tutti coloro che credono nel Cristo, di qualsiasi stato o rango, sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità".

Il culto dei santi

Il culto dei santi ha origine dal culto dei martiri; all'inizio la comunità cristiana pregava per essi come per tutti gli altri defunti ma, ben presto, ci si rese conto dell'anomalia di questa consuetudine: "E sconveniente pregare per i martiri", scrive Agostino, "perché siamo noi a doverci raccomandare alla loro preghiera".

In loro è presente la forza di quel Dio che li ha resi capaci di testimoniare la fede con la vita: "In loro si dà una presenza di Cristo", osserverà Tertulliano.

A partire dai martiri le forme di santità riconosciute si moltiplicarono: ai martiri si aggiunsero i confessori ( chi ha patito per la fede ), i vescovi e i monaci ( considerati per la scelta di vita i successori dei martiri ), i laici.

Il secondo concilio di Nicea ( 787 ) distinse tra adorazione, che si rivolge unicamente a Dio e a Cristo, e venerazione ( dulia ) che si rivolge ai santi

I santi riconosciuti dalla Chiesa

I santi venerati con culto pubblico sono coloro che hanno praticato le virtù in grado eroico riconosciute dall'autorità della Chiesa mediante una procedura regolata da apposite norme ( cause dei santi ).

L'accertamento delle virtù eroiche inizia con l'inchiesta diocesana che, se approvata da Roma, diviene il fondamento delle tappe successive fino alla canonizzazione.

Il dicastero della Curia Romana che tratta questa materia è la Congregazione delle cause dei santi.

… di Dio

C'è un tale abisso tra la santità di Dio e l'indegnità dell'uomo ( Lv 17,1+ ), che l'uomo dovrebbe morire vedendo Dio ( Es 19,21; Lv 16,2; Nm 4,20; Nm 6,25+ ), o soltanto udendolo ( Es 20,19; Dt 5,24-26; Dt 18,16 ).

Perciò Mosè ( Es 3,6 ), Elia ( 1 Re 19,13 ) e anche i serafini ( Is 6,2 ) si velano la faccia davanti a Jahvè.

Restando in vita dopo aver visto Dio si prova una sorpresa riconoscente ( Gen 32,31; Dt 5,24 ) o un timore religioso ( Gdc 6,22-23; Gdc 13,22; Is 6,5 ).

È un raro favore che Dio concede ( Es 24,11 ) particolarmente a Mosè, come al suo « amico » ( Es 33,11; Nm 12,7-8; Dt 34,10 ), e ad Elia ( 1 Re 19,11s ), che saranno testimoni della trasfigurazione del Cristo, la teofania del N. T. ( Mt 17,3p ), e resteranno, nella tradizione cristiana, come i rappresentanti eminenti della grande mistica ( con san Paolo 2 Cor 12,1s ).

Nel N. T., la « gloria » di Dio ( v 18; Es 24,16+ ) si manifesta in Gesù ( Gv 1,14+; Gv 11,40; 2 Cor 4,4.6 ), ma Gesù solo ha contemplato Dio suo padre ( Gv 1,18; Gv 6,46; 1 Gv 4,12 ).

Per gli uomini, la visione faccia a faccia è riservata alla beatitudine del cielo ( Mt 5,8; 1 Gv 3,2; 1 Cor 13,12 ).

Es 33,20

In una redazione sacerdotale, il fondo della « legge di santità » ( Lv 17-26 ) sembra risalire alla fine dell'epoca monarchica e rappresentare gli usi del tempio di Gerusalemme.

Vi si trovano contatti evidenti con il pensiero di Ezechiele che appare così come lo sviluppo di un movimento preesilico.

La santità è uno degli attributi essenziali del Dio di Israele ( Lv 11,44-45; Lv 19,2; Lv 20,7.26; Lv 21,8; Lv 22,32s ).

La prima idea è quella di separazione, di inaccessibilità, di una trascendenza che ispira un timore religioso ( Es 33,20+ ).

Questa santità si comunica a ciò che avvicina a Dio o gli è consacrato: i luoghi ( Es 19,12+ ), i tempi ( Es 16,23; Lv 23,4 ), l'arca ( 2 Sam 6,7+ ), le persone ( Es 19,6+ ), specialmente i sacerdoti ( Lv 21,6 ), gli oggetti ( Es 30,29; Nm 18,9 ).

A causa del suo rapporto con il culto, la nozione di santità si lega a quella di purezza rituale: la « legge di santità » è ugualmente una « legge di purità ».

Ma il carattere morale del Dio di Israele ha spiritualizzato questa concezione primitiva: la separazione dal peccato, e alla purità rituale si unisce la purità di coscienza, la visione inaugurale di Isaia Is 6,3+.

Lv 17,1

Santo, santo, santo: la santità di Dio è un tema centrale della predicazione di Isaia, che chiama spesso Jahvè « il Santo di Israele » ( Is 1,4; Is 5,19.24; Is 10,17.20; Is 41,14.16.20 ).

Questa santità di Dio esige dall'uomo che sia anche lui santificato, cioè separato dal profano ( Lv 17,1+ ), purificato dal peccato ( vv 5-7 ), partecipando alla « giustizia » di Dio ( Is 1,26+; Is 5,6+ ).

Is 6,3

… di Gesù

Il santo di Dio: poiché Dio è il « santo » per eccellenza, tutto ciò che si ricollega a lui è santo ( Lv 11,44s; Lv 19,2; Is 6,3 ), e in primo luogo Gesù, che gli appartiene per la filiazione divina e la elezione messianica ( Mc 1,10s; Lc 1,35; Gv 6,69+; At 2,27; At 3,14; At 4,27.30; Ap 3,7 ).

Mc 1,24

Il santo di Dio: cioè l'inviato ed eletto di Dio, consacrato e unito a lui in modo eminente, il Messia ( Gv 10,36; Gv 17,19; Mc 1,24+ ).

Altri testimoni leggono: « tu sei il Cristo, il Figlio di Dio »; oppure: « il Figlio del Dio vivente » ( Mt 16,16 ); oppure: « tu sei il Cristo, il Figlio santo di Dio ».

Gv 6,69

… del popolo

L'alleanza farà di Israele il bene personale e sacro di Jahvè ( Ger 2,3 ), un popolo consacrato ( Dt 7,6; Dt 26,19 ) o santo ( la parola ebraica significa le sue cose ) come il suo Dio è santo ( Lv 19,2; Lv 11,44s; Lv 20,7.26 ), un popolo di sacerdoti anche ( Is 61,6 ), poiché il sacro ha un rapporto immediato con il culto.

La promessa troverà la piena realizzazione nell'Israele spirituale, la chiesa, dove i fedeli saranno chiamati « santi » ( At 9,13+ ) e, uniti al Cristo-sacerdote offriranno a Dio un sacrificio di lode ( 1 Pt 2,5.9; Ap 1,6; Ap 20,6 ).

Es 19,6

… del cristiano

Irreprensibili: Fil 1,10; Fil 2,15s; Ef 1,4; Col 1,22; 1 Ts 3,13; 1 Ts 5,23; Gd 24

1 Cor 1,8

… dell'arca

L'arca era terribile contro i suoi nemici ( 1 Sam 5 ) o contro coloro che la disprezzavano ( 1 Sam 6,19 ).

Qui c'è di più: la santità dell'arca, sulla quale troneggia Jahvè, la rende intoccabile.

Questa concezione primitiva del sacro ( Lv 17,1+ ) rivela un senso profondo della maestà terribile di Dio ( Es 33,20+ ).

La legge sacerdotale codifica questo sentimento: gli stessi leviti non possono, senza pericolo di morte, avvicinarsi all'arca prima che essa sia coperta dai sacerdoti ( Nm 4,5.15.20 ), né possono toccarla; per questo la portano con sbarre ( Es 25,15 ).

2 Sam 6,7

… delle cose

Si distinguevano, tra le offerte, le cose sante e le cose santissime, che consacrano tutto ciò che le tocca ( Es 29,37 ).

Lv 2,3

… dei luoghi

Fisserai per il popolo un limite tutto attorno: BJ traduce: « delimita il circuito della montagna », con sam.; il TM ha: « delimita il popolo ».

Trascendenza e santità sono inseparabili e la santità implica una separazione dal profano.

I luoghi nei quali Dio si rende presente sono proibiti ( Gen 28,16-17; Es 3,5; Es 40,35; Lv 16,2; Nm 1,51; Nm 18,22 ).

Ugualmente l'arca sarà intoccabile ( 2 Sam 6,7 ).

Questa concezione primitiva del sacro comporta un insegnamento permanente sulla grandezza inaccessibile e sulla maestà terribile di Dio.

Es 19,12

Mi faranno: con il TM; i LXX e sir. traducono: « fammi » con BJ che corregge anche nei vv 9.10 e 19 i singolari dell'ebraico con i plurali, secondo le versioni.

Dio è onorato nei luoghi nei quali si è reso particolarmente presente con una teofania ( Gen 12,7; Gen 28,12-19 ).

Il Sinai, dove Dio si è manifestato con più splendore, è la « montagna di Dio » ( Es 3,1; 1 Re 19,8 ), la sua residenza ( Dt 33,1; Gdc 5,4-5; Ab 3,3; Sal 68,9 ).

L'arca è il segno di questa presenza ( Es 25,22; 1 Sam 4,4; 2 Sam 6,2 ) e la tenda che contiene l'arca è la dimora di Jahvè ( v 9 e Es 40,34 ) che segue le peregrinazioni del suo popolo ( 2 Sam 7,6 ) finché il tempio di Gerusalemme non diventerà la sua casa ( 1 Re 8,10 ).

Es 25,8

Schedario biblico

Dio santo A 6
Dio « il totalmente altro » A 20
Cristo, Santo B 21
Cristo, Santificatore B 22
Chiesa dei « Santi » C 21
Santità E 4
Timore di Dio E 25
Dio altissimo A 7
Dio nascosto A 9
Cristo, Nuovo Aronne B 41
Vocazione dei gentili C 19
Sacerdozio D 35
Indissolubilità del matrimonio D 41
Peccato E 5
Imitare Dio E 42

Magistero

L'esortazione alla santità della vita è la sintesi più semplice e più alta del magistero pastorale;

è la conclusione teorica ed il principio pratico del messaggio evangelico applicato alla nostra vita;

è l'esigenza indeclinabile per chi voglia davvero ascoltare con fedeltà e seguire con coerenza l'invito della religione cristiana a fondare sul Vangelo la propria concezione della vita e a fissare nel rapporto soprannaturale con Dio il cardine della propria condotta.

Catechesi Paolo VI
7-7-1965

Il Concilio, cioè la voce della Chiesa, voce antica e nuova, aggiunge un altro messaggio meraviglioso, anche questo per i Laici: quello della santità.

Ogni cristiano dev'essere un vero cristiano, un perfetto cristiano, perciò ogni cristiano dev'essere santo!

Catechesi Paolo VI
16-3-1966

I Laici non sono cristiani di secondo ordine, di dubbia fedeltà alla Chiesa e di scadente osservanza degli impegni sacrosanti del loro battesimo; anche essi sono chiamati alla perfezione cristiana, all'amore di Dio e del prossimo, alla santità; una santità confacente al loro genere di vita nel mondo, secolare come si dice, ma non per questo tepida e transigente verso le debolezze umane e le tentazioni del secolo; una santità che tende alla pienezza della carità e dell'imitazione di Cristo.

Catechesi Paolo VI
18-10-1967

Santità che è fondamentalmente una sola, quella di Cristo, e che oggi, come ieri, è fatta di amore di Dio, di preghiera, di dono di sé al servizio del prossimo, di lotta contro le passioni, di ubbidienza, di amore alla croce di Cristo.

Discorso Paolo VI
24-4-1970

La santità, presupponendo il dono divino della grazia, che ci consacra santi, diventa un obbligo, diventa l'esercizio più impegnativo della nostra libertà.

Catechesi Paolo VI
14-7-1971

La Chiesa è la zona di luce celeste proiettata sul mondo, santa pertanto nel disegno di Dio e nell'economia di grazia che la avvolge; è la « santa Chiesa »; e tanto a noi dovrebbe bastare per cercarne il concetto generatore, l'immagine ideale nella sua patria d'origine e di arrivo che è appunto Dio Creatore, che si rivela Dio Amore; e per associare la santità della Chiesa ad una sua identificazione con la bellezza, quale maggiore può irradiarsi sul volto dell'umanità.

Catechesi Paolo VI
20-10-1971

L'incontro della Volontà amorosa e salvatrice di Dio con la volontà obbediente e felice del nostro cuore umano è la perfezione, è la santità

Catechesi Paolo VI
14-6-1972

Alla santità costitutiva della Chiesa deve corrispondere la santità praticata dei suoi membri.

Catechesi Paolo VI
4-11-1972

Dire santa la Chiesa vuol dire innanzitutto ch'essa ha una relazione essenziale con Cristo, mediatore fra Dio e gli uomini, e causa meritoria della loro salvezza

Catechesi Paolo VI
17-8-1977

Tutti i cristiani, chiamati alla santità, sono uomini e donne che vivono saldamente ancorati a questa "Roccia"; hanno i piedi sulla terra, ma il cuore già nel Cielo, definitiva dimora degli amici di Dio.

Cari fratelli e sorelle, meditiamo su queste realtà con l'animo volto verso il nostro ultimo e definitivo destino, che dà senso alle situazioni quotidiane.

Angelus Benedetto XVI
1-11-2006

Tutti gli esseri umani sono pertanto chiamati alla santità che, in ultima analisi, consiste nel vivere da figli di Dio, in quella "somiglianza" con Lui secondo la quale sono stati creati.

Angelus Benedetto XVI
1-11-2007

La santità, imprimere Cristo in sé stessi, è lo scopo di vita del cristiano.

Angelus Benedetto XVI
1-11-2010

Oggi veneriamo proprio questa innumerevole comunità di Tutti i Santi, i quali, attraverso i loro differenti percorsi di vita, ci indicano diverse strade di santità, accomunate da un unico denominatore: seguire Cristo e conformarsi a Lui, fine ultimo della nostra vicenda umana.

Angelus Benedetto XVI
1-11-2011

I santi, ha detto, non sono eroi ma donne e uomini che vivono la croce nella quotidianità: sono persone scelte da Dio proprio per mostrare che la Chiesa è santa pur essendo composta da peccatori.

Occorre insomma « la nostra umiliazione perché il Signore cresca ».

Meditazione Francesco
9-5-2014

Si tratta, ha spiegato il Papa, della « santità semplice di tutti i cristiani, la santità di ogni giorno, la nostra, quella che dobbiamo fare tutti i giorni ».

Il riferimento ultimo è chiaro: san Pietro lo indica dicendo: « sta scritto: "Sarete santi poiché io sono santo" », e lo stesso Dio ad Abramo dice: « Cammina nella mia presenza e sii irreprensibile ».

Cioè, ha spiegato Francesco: « la santità è camminare alla presenza di Dio e in modo irreprensibile ».

Meditazione Francesco
24-5-2016

Esortazione Ap - Francesco - Gaudete et exsultate - 19-3-2018

Lo Spirito Santo, venendo in noi, sconfigge l'aridità, apre i cuori alla speranza e stimola e favorisce la maturazione interiore nel rapporto con Dio e con il prossimo.

Angelus Francesco
20-5-2018

Pietro spiega chiaramente cosa significa « camminare sulla santità: "Ponete tutta la vostra speranza in quella grazia che vi sarà data quando Gesù Cristo si manifesterà" ».

Meditazione Francesco
29-5-2018

Concilio Ecumenico Vaticano II

La trinità fonte e origine di ogni … in Cristo e per mezzo di Lui Lumen gentium 46
il Padre modello di … Lumen gentium 11
Cristo autore, perfezionatore e predicatore di … Lumen gentium 40
il suo regno è regno di … Lumen gentium 36
Maria santa e modello di … per la Chiesa che in Lei ha raggiunto la perfezione Lumen gentium 56
  Lumen gentium 64
  Lumen gentium 65
La Chiesa è per fede creduta indefettibilmente santa: l'opera di Cristo; come si manifesta la … della Chiesa Lumen gentium 9
  Lumen gentium 26
  Lumen gentium 39
  Lumen gentium 48
che insieme è sempre bisognosa di purificazione Lumen gentium 8
  Unitatis redintegratio 4
  Gaudium et spes 43
v. Penitenza; Rinnovamento
noi acquistiamo la … nella Chiesa Lumen gentium 48
i Santi rinsaldano la … della Chiesa Lumen gentium 49
Vocazione universale di tutti i fedeli alla … Lumen gentium 40
multiforme esercizio dell'unica … da parte dei Vescovi, dei sacerdoti, degli altri ministri sacri, dei chierici, dei laici nei vari stati e nelle varie condizioni Lumen gentium 10
  Lumen gentium 11
  Lumen gentium 32
  Lumen gentium 41
  Christus Dominus 15
  Apostolicam actuositatem 4
Vie e mezzi di …: la carità, i sacramenti e specialmente l'Eucaristia, il martirio, i consigli evangelici, specialmente il celibato, la povertà, lo stato proprio di tutti Lumen gentium 42
la via più stretta dei religiosi il cui stato appartiene alla … della Chiesa alla quale in particolare contribuiscono Lumen gentium 13
  Lumen gentium 39
  Lumen gentium 44
  Lumen gentium 47
La … promuove nella società terrena un tenore di vita più umano Lumen gentium 40
L'attività missionaria diffonde e promuove la … Ad gentes 6
La … anima del movimento ecumenico Unitatis redintegratio 8

Catechismo della Chiesa Cattolica

Santità / Santo
L'alleanza con Noè 58
Non ci sarà altra Rivelazione 67
Il deposito della fede affidato alla totalità della Chiesa 84
Il senso soprannaturale della fede 93
Il Nuovo Testamento 127
La fede e l'intelligenza 156
Il Dio vivente 208
Il mistero dell'apparente impotenza di Dio 273
L'uomo nel Paradiso 375
Il primo peccato dell'uomo 398ss
Cristo 437
  438
Perché il verbo si è fatto carne 459
Il vero Corpo di Cristo 476
L'Immacolata Concezione 492
In sintesi 564
Gesù e Israele 576
Tutti i peccatori furono gli autori della Passione di Cristo 598
Sulla croce, Gesù consuma il suo sacrificio 616
« Non lascerai che il tuo Santo veda la corruzione » 627
Cristo regna già attraverso la Chiesa 670
« Credo nello Spirito Santo » 688
Nel Regno e nell'esilio 709
I simboli della Chiesa 756
La Chiesa - mistero dell'unione degli uomini con Dio 773
La Chiesa - sacramento universale di salvezza 774
La Chiesa - Popolo di Dio 781
Le caratteristiche del Popolo di Dio 782
Un popolo sacerdotale, profetico e regale 785
« Capo di questo Corpo è Cristo » 795
I carismi 800
In sintesi 803
La Chiesa è una, santa, cattolica e apostolica 811
Verso l'unità 821
La Chiesa è santa 823ss
L'apostolato 865
La loro partecipazione all'ufficio regale di Cristo 908
La vita consacrata 914
In sintesi 941
La comunione dei santi 946ss
Il Cielo 1023
La purificazione finale o Purgatorio 1030
In sintesi 1054
che partecipa alla Liturgia celeste 1090
I sacramenti della salvezza 1128
I celebranti della Liturgia sacramentale 1141
Le sacre immagini 1161
Il Santorale nell'anno liturgico 1173
Dove celebrare? 1179
Come viene chiamato questo sacramento? 1330
  1331
Il memoriale del sacrificio di Cristo e del suo Corpo, la Chiesa 1370
Perché un sacramento della riconciliazione dopo il Battesimo? 1426
La conversione dei battezzati 1428
Le molteplici forme della penitenza nella vita cristiana 1434
Nella comunione dei santi 1475ss
La vita di Cristo 1695
L'uomo immagine di Dio 1709
Passioni e vita morale 1768
Il merito 2011ss
Vita morale e testimonianza missionaria 2045
« Senza di me non potete far nulla » 2074
Il nome del Signore è santo 2142
Il nome di Dio pronunciato invano 2155
Il nome cristiano 2156
Il giorno di sabato 2173
Doveri dei genitori 2227
Le offese alla verità 2475
La purificazione del cuore 2518
Una nube di testimoni 2683
Sia santificato il tuo Nome 2807
  2809
  2811
  2814
Comp. 75; 165; 188; 190; 231; 264; 346; 428
… della Chiesa Comp. 165

Compendio della dottrina sociale

Gesù e vita e morte santificate 41
Beni e Regno di santità 57
Peccato originale. Adamo e santità 115
Coniugi cristiani e santificazione 220
Lavoro, mezzo di santificazione 263
Domenica, giorno da santificare 285
Economia, progresso e santificazione 326
Uomo e governo del mondo nella santità 456
Cristianesimo vissuto e vita di santità 530
Presbiteri e missione di santificazione 539
Persone consacrate e valore della santità 540
Laici, santi e santificatori 545

Summa Teologica

  II-II, q. 81, a. 8
v. Perfezione